Temperature glaciali e possibilità di pioggia. Sono queste le condizioni meteo di Gara1. La sorpresa di giornata è Ayrton Badovini: il ducatista ha portato in pole la sua 1199R. Dietro di lui, Sykes e Melandri chiudono la prima fila. Entrambi potrebbero rosicchiare punti preziosi sull’attuale capoclassifica Guintoli. Dalla pole parte subito bene Tom “Mr. Superpole” Sykes, subito seguito da Davies e Melandri. Male, invece, Badovini che scivola subito in sesta posizione. Al quinto giro, le Ducati sono in nona e decima posizione. Il comando è ancora in mano a Sykes, tallonato da Melandri e Davies. Rea, quarto, fa tutto il possibile per rimanere con i primi tre. Cade, invece, Laverty che stava facendo di tutto per tentare di prendere qualche punto. Al giro 12, Sykes ha ancora la leadership ma le due BMW sono vicinissime. Non se la cava male anche Jhonny Rea, che è riuscito a sfruttare il tratto guidato per ricongiungersi con il podio. Il vuoto dietro, ci sono circa 5 secondi per trovare Guintoli alle prese con Giugliano e Camier. La situazione rimane statica per qualche giro, fino a quando Rea capisce di esseresi avvicinato a Davies così tanto da poterlo attaccare. Al giro 17, subito dopo che Marco Melandri ha messo a segno il sorpasso che gli aveva consegnato la leadership temporanea, i commissari di pista espongono la bandiera rossa. Gara finita e vittoria per Sykes (in testa all’ inizio del giro), seguito da Mealndri e Sykes. Ora il vantaggio su Guintoli è di 32 punti. Da segnalare una brutta caduta di Rea a 2 giri dalla fine. Purtroppo, esami strumentali, hanno mostrato una frattura del femore per il pilota britannico.