Singapore: Hamilton vince ed è il nuovo leader della classifica
GP di Marina Bay, uno dei “gioielli della corona” del campionato mondiale di Formula 1. In pole position troviamo Lewis Hamilton, pilota britannico della Mercedes.
I primi due colpi di scena, arrivano già prima della partenza, con Rosberg che ha problemi con il software dello sterzo e Kvyat che ha problemi con i cablaggi della vettura. Mentre il pilota russo indossa il casco, si vedono numerosi ingegneri con le mani dentro la Toro Rosso numero 26. All’avvio delle procedure di partenza, Rosberg ha problemi con l’accensione della vettura. Rosberg non parte! Il pilota tedesco rimane fermo sullo schieramento di partenza mentre il gruppo sfila via per il giro di riscaldamento. Durante il giro di riscaldamento anche la Caterham di Kobayashi si ferma! Intanto Rosberg viene portato ai box e partirà dalla pit lane, quindi sarà in coda al gruppo.
Alla partenza Hamilton scappa via ma che partenza Alonso!! Il pilota spagnolo scavalca le due Red Bull alla prima staccata ma poi, alla curva 8 restituisce la posizione a Ricciardo. Intanto Rosberg è in coda al gruppo e dovrà provare a risalire la classifica. Intanto Raikkonen si avvicina a Ricciardo. Probabilmente tenterà l’attacco alla fine del quarto giro.
Giro 8: Vergne supera il compagno di squadra ed entra in zona punti. Adesso, il francese avrà il compito di andare a prendere Magnussen. Una on board camera ci mostra una strana cosa: Rosberg non riesce ad usare la quarta quindi, in accelerazione, salta dalla terza alla quinta marcia.
Giro 9: iniziano i primi pit stop, con Sutil e Hulkenberg che rientrano per sostituire gli pneumatici.
Giro 10: anche Massa, Kvyat e Grosjean rientrano per sostituire gli pneumatici. Arriva una comunicazione dalla Mercedes: Rosberg, con lo sterzo mal funzionante, non dispone del limitatore, quindi, secondo il suo ingegnere, dvrà tenere un regime del motore inferiore ai 6’500 giri.
Giro 11: Bottas e Raikkonen ai box. Adesso il distacco tra Alonso e Hamilton è di 12 secondi.
Giro 12: Vettel e Alonso ai box. In casa Red Bull, arriva in sequenza anche Ricciardo ai box. Grande sorpasso di Raikkonen su Gutierrez!
Giro 13: Hamilton viene richiamato ai box e intanto l’ingegnere di Rosberg dice al pilota che al prossimo pitstop sarà sostituito il volante sulla sua vettura.
Giro 14: pitstop per Rosberg. I meccanici sostituiscono il volante sulla vettura del tedesco. Alla ripartenza, Rosberg ha problemi con i paddle del cambio e la vettura rimane in folle. Chiaro segno di disappunto del pilota e gara terminata. Adesso Hamilton vede vicinissima la leadership della classifica.
Giro 16: la direzione gara va a decretare una penalità di 5 secondi per Vergne.
Giro 18: costretto al ritiro Gutierrez. Il pilota messicano sbatte a terra i guanti con disappunto.
Giro 20: Alonso mostruoso! Giro record e recupero impressionante su Vettel.
Giro 24: Bottas apre il secondo valzer dei pitstop. Anche Alonso ai box. Per lui pit stop velocissimo e rientro in pista.
Giro 25: anche Raikkonen e Vettel ai box.
Giro 26: Hamilton ai box, ma per lui la sosta è lunghissima: oltre 4 secondi.
Giro 27: Ricciardo ai box e giro record di Alonso. Fernando ultima il giro in 1’52″1.
Giro 29: Hamilton abbassa il record sul giro, girando in 1’51″4.
Giro 30: cede l’ala anteriore di Perez. Il pilota messicano gestisce bene la criticità del cedimento e continua il suo giro, ma i detriti in pista sono tantissimi. Safety Car in pista e ricomincia il valzer dei pistop.
Giro 31: si fermano le due Lotus, poi subito Alonso. Sosta anche per Button e per Raikkonen. La Safety Car potrebbe favorire la strategia delle Red Bull che, adesso, sono in pista con pneumatici soft montati 4 giri prima. Le due Red Bull, quindi, potranno sfruttare ancora meglio il treno finale di pneumatici, che sono supersoft.
Giro 33: i messaggio radio dicono che probabilmente le Red Bull non effettueranno la seconda sosta. Le vetture austriache potrebbero arrivare fino alla fine con questo treno di gomme.
Giro 34: i primi dieci sono Hamilton, Vettel, Ricciardo, Alonso, Massa, Bottas, Button, Raikkonen, Vergne e Magnussen. Osservando le statistiche, vediamo che i due Ferraristi hanno già effettuato 3 soste mentre gli alti piloti ne hanno fatti due.
Giro 35: la direzione gara autorizza i doppiati a superare la Safety Car ed accodarsi al gruppo. Non appena il gruppo sarà compatto, la Safety Car uscirà dalla pista.
Giro 36: 5 secondi di penalità per Sutil. Sesto giro dietro la Safety Car. Adesso il problema potrebbero essere le temperature troppo basse, quindi problemi opposti a quelli avuti nel resto del weekend.
Giro 37: la Safety Car rientra e adesso Hamilton non potrà più amministrare. Dovrà solo spingere.
Giro 38: al termine del pirmo giro dopo la ripartenza, Hamilton ha recuperato 3,2 secondi su Vettel. Incredibile!
Giro 41: anche Sutil si ritira. Altra domenica da dimenticare per la Sauber.
Giro 48: Hamilton ha messo tra sè e il primo degli inseguitori il tempo necessario per poter effettuare il pit stop con la sicurezza di non perdere posizioni.
Giro 52: Hamilton è indemoniato. Continua a guadagnare oltre un secondo al giro e il suo margine è salito fino a 26 secondi. Adesso il britannico è fermo ai box. Il vantaggio accumulato dovrebbe consentirgli di rientrare in pista davanti a tutti. No!
Giro 53: Vettel è davanti ad Hamilton! Adesso il tedesco ha un secondo e 4 di vantaggio su Hamilton, che adesso dovrà spingere come un pazzo. A metà giro Hamilton è già negli scarichi di Vettel, ma superare su questa pista non è facile.
Giro 54: Hamilton di nuovo davanti a Vettel. Intanto Button si ferma e vengono esposte le bandiere gialle. Intanto Alonso sta spingendo per cercare di prendere Ricciardo. Oggi lo spagnolo merita pienamente il podio.
Giro 55: per Alonso è una lotta contro il tempo. Siamo quasi sul limite delle due ore e lo spagnolo deve assolutamente prendere l’australiano se vuole salire sul podio.
Giro 58: Vettel, Ricciardo e Alonso racchiusi in 6 decimi. Adesso la gara è tiratissima. Un minuti e mezzo alla fine della gara. Alonso è a tre decimi da Ricciardo ma probabilmente non riuscirà a prenderlo.
Ultimo giro: Alonso getta la spugna. Niente podio ma quarto posto importante per la classifica.
Hamilton trionfa a Singapore, seguito da Vettel, Ricciardo, Alonso, Massa, Vergne, Perez, Raikkonen, Hulkenberg e Magnussen.
Adesso il pilota britannico è il nuovo leader della classifica mondiale, con tre lunghezze di vantaggio sul compagno di squadra Nico Rosberg.