Per Sykes, come sempre quando si ha un passo nettamente superiore, è stato tutto facile: partenza, fuga in solitaria e vittoria.
Fine dei giochi. Per gli avversari solo le briciole.
Ancora una volta, il pilota britannico ha dimostrato che su quelle piste che a lui vanno più a genio di altre, riesce a vincere con facilità mentre, sulle piste che non sono di suo gradimento, Tom deve fare affidamento sulla moto leggermente più del solito ma, questa volta, nella parte iniziale di campionato è stato proprio il setup giusto a mancare al pilota britannico.
Seconda posizione per Jonathan Rea che, dopo essere partito dalla quarta posizione, è stato bravo a recuperare due posizioni, scavalcando Haslam e Giugliano.
In terza posizione, troviamo Chaz Davies, che sicuramente è stato il pilota che ha fatto la miglior gara di tutti, partendo dall’undicesima piazzola della girglia di partenza e mettendo in piedi una rimonta d’altri tempi, arrivando a conquistare il gradino più basso del podio, il numero ottocento nella storia della Ducati.
Ai piedi del podio troviamo Davide Giugliano, seguito da Leon Haslam che, dopo essere partito dalla seconda posizione, è scivolato indietro ma è stato bravo a vincere la volata con Max Biaggi, suo compagno di squadra per questo appuntamento di Misano Adriatico.
Settima posizione per Ayrton Badovidi, seguito da Michele Pirro e Sylvain Guintoli.
Chiude la top ten il giovane olandese Michael Van Der Mark, anche lui autori di un’ottima gara dopo essere partito dalla quindicesima piazza.
Bene anche Leon Camier, che porta la MV Agusta in tredicesima posizione (partiva diciottesimo), preceduto da un disastroso Alex Lowes, che ieri aveva conquistato la settima posizione in qualifica.
Per trovare gli altri due italiani in gara, dobbiamo raggiungere la quindicesima posizione, dove troviamo Baiocco e la ventesima, dove troviamo Ginaluca Vizziello.
Niccolò Canepa, purtroppo, si è ritirato a sette giri dal termine.