Dopo la WSK Master Series abbiamo deciso di apportare una piccola novità al post-gara: al top & flop abbiamo pensato di proporre alcuni voti esaminando 3 piloti per categoria (4 nel caso della KZ2) e le proponiamo all’attenzione dei nostri lettori.
60 Mini
Mattia Michelotto: 10 Adria è la sua pista e lo dimostra conducendo d’autorità dal primo giorno, conquistando la pole e vincendo la finale dopo che in prefinale si è fatto battere dal duo del team Gamoto. Implacabile
Mattia Muller: 9 grande protagonista delle batterie, ma soprattutto della prefinale, deve arrendersi solo a Michelotto
Dennis Hauger: 7 Il pilota di pyunta del team Gamoto si fa batytere per un soffio sia nella prefinale A che in finale. Di certo il ritorno alla vittoria non è lontano
KFJ
Clément Novalak: 10 e lode Firma la gara perfetta, pole position, vince la prefinale in rimonta dopo le batterie, pole position in finale, vittoria e giro veloce. Vince da dominatore assoluto
Artem Petrov: 9 Bravissimo a tener testa a un osso duro come Logan Sargeant, deve arrendersi in prefinale solo a Novalak
Christian Lundgaard: 6 Ottime prove nelle batterie e in prefinale, dove prende il secondo posto in griglia nella finale; non può nulla contro il trio di testa e si fa battere da Petrov
KF
Karol Basz: 10 e lode Merita questo voto non solo perchè domina prefinale e finale, fiaccando la resistenza di Nielsen a suon di giri veloci, ma anche perchè in tutto il weekend di gara non ha avuto nessun rivale se non, appunto, il danese, che è riuscito a portare all’errore dopo che era passato davanti al via. Ad Adria si ripete dopo solo una settimana, ormai è la sua pista.
Casper Roes: 8 bravissimo a guadagnarsi la seconda fila in prefinale, in finale dopo un ottimo scatto si fa infilare da Van Leeuwen e Lorandi, con l’olandese che gli soffia il terzo gradino del podio.
Marcus Armstrong: 6 Se Nielsen era in difficoltà, la stessa cosa può dirsi del suo compagno di squadra, costretto a prendere il via dall’ottava fila dopo che aveva guadagnato una buona posizione al termine delle batterie. Piccolo riscatto in finale, dove entra nei primi 10 e gira a poco più di un decimo da Basz.
KZ2
Marco Ardig:ò 10 Gli manca solo una cosa, il giro più veloce e lo scatto al via della finale (complice anche la bussata ricevuta da Camplese), ma per il resto non sbaglia nulla, dominando in modo implacabile tutto il weekend di gara.
Jorge Pescador: 10 e lode Se in Praga Kart i nomi più blasonati sono quelli di Thonon e Hajek, il giovane spagnolo si prende non solo la palma di sorpresa della stagione per il team, ma conquista sul campo anche i galloni di primo pilota e un meritatissimo secondo posto in finale.
Jordon Lennox-Lamb: 9 Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare e tra di loro certamente c’è l’inglese, che riesce persino nell’impresa di sfiorare il podio, vincendo il confronto incrociato con Paolo De Conto (pareggiando così i conti dopo quanto accaduto nel corso della Winter Cup).
Flavio Camponeschi: 5 La sua finale si ferma dopo appena 3 giri, ma non riesce in tutto il weekend di gara a reggere il confronto con Ardigò (e Corberi), dopo le due vittorie trionfali in Winter Cup e Gold Cup.