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WSK Super Master Series round 1: le prefinali

Questi i risultati delle prefinali e le griglie di partenza provvisorie delle finali del primo round della WSK Master Series.

Mattia Muller a sorpresa vince la prefinale A della 60 Mini e scatta in pole nella finale, sorprendendo Dennis Hauger e Mattia Michelotto all’ultimo giro, dopo che i tre si erano inseguiti a lungo, formando un gruppetto che ha distanziato tutti gli avversari. Dietro di loro, Crescente e le grandi rimonte di Gomez Gutierrez e Ruvolo (10 posizioni recuperate a testa), Coluccio, Moretti e Ferrari.

Nella prefinale B c’è un testacoda già nel giro di lanci; al via Leonardo Marseglia sembra già lanciatissimo verso la vittoria, ma Negro lo insegue a 2 decimi; Da segnalare la rimonta di Dan Scockdopole, che si porta ai piedi del podio.

Tra Marseglia e Negro il duello sembra infinito, visto che danzano sul filo dei millesimi. Al sesto giro viene esposta la bandiera rossa per un incidente.

Si riprende in regime di bandiere gialle, dopo circa 15 minuti e dopo 1 giro viene ridata la bandiera verde e Scockdopole va sul podio, dietro a Marseglia, che vince la prefinale; a seguire Moya Lopez, Fusco, Mini e Giardelli.

La griglia di partenza vede quindi Muller davanti a Marseglia, Hauger, Scockdopole, Michelotto e Moya Lopez, Crescente e Fusco, Gomez Gutierrez e Mini.

In KF Nielsen scappa nella prefinale A, seguito da Fewtrell a 7 decimi, che supera Van Leeuwen. Problemi per Benjamin Lessennes, che precipita in fondo al gruppo e si ritira, così come Felice Tiene. Parte bene anche Travisanutto, quarto; anche Hiltbrand e Dahlberg si fanno vedere nei primi 10,. Al settimo giro, Van Leeuwen si riprende la posizione su Fewtrell, mentre Dahlberg prosegue nella sua rimonta (9. al nono giro). Il duello è tra lo svedese e il romeno Marcu, che si contendono l’ottava posizione. A sorpresa, Hiltbrand è costretto al ritiro,. Nielsen, intanto, viaggia comodo verso la vittoria, davanti a Van Leeuwen e Fewtrell, Travisanutto, Janker, Hanley, Marcu, che continua a rimontare, Vigorito (+11 per lui), Maestranzi e Happalainen.

Prefinale B con Basz in pole, Roes sorprende tutti e si porta alle sue spalle, seguito da Vartanyan, mentre Lorandi duella con Armstrong. che viene penalizzato di 3 secondi. Ottime rimonte di Vips e Verschoor. In evidenza anche la rimonta di Tom Joyner, mentre Verschoor nel corso dell’11. giro viene superato da Correa e Lautenschlager. Joyner supera anche Bale, guadagnando il 6. posto, mentre Verschoor va sempre più indietro. Basz vince davandi a Roes, Vartanyan e Lorandi, Joyner, Vips, Bale, Armstrong, Correa e Lautenschlager.

Basz e Nielsen partono così appaiati in finale, davanti a Roes e Van Leeuwen, Vartanyan e Fewtrell, Lorandi e Travisanutto, Janker e Joyner.

In KF Junior, ancora una volta nella prefinale A si impone Christian Lundgaard, che rimonta dal sesto posto, seguito da Kush Maini e Lorenzo Colombo che duellano tra di loro, mentre Felipe Drugovich non riesce a sfruttare la pole. Al 14. giro, però, Maini perde 2 posizioni. Drugovich nel finale si scuote e riguadagna il 3. posto, ma nel finale è Davide Lombardo a prendersi il terzo gradino del podio, strappandolo al brasiliano. Lundgaard vince così davanti a Colombo, Lombardo, Drugovich e Isac Blomqvist.

Nella prefinale B Petrov riesce a tenersi dietro Sargeant, ma l’americano al secondo giro prende il comando delle operazioni. Scivola indietro Watt, mentre perde posizioni anche Roosens. A risalire la china è Novalak, che al quinto giro si porta sul podio e all’ottavo supera anche Petrov, facendo segnare il giro più veloce. Ma non è finita perchè al nono giro Novalak passa in testa, scalzando  Sargeant, Entra nella top ten anche Wilson, che è sesto a 5 giri dalla fine, mentre Petrov supera Armstrong, portandosi dietro Novalak. Il giro successivo Wilson si porta al 5. posto, mentre Martinez entra nella top ten. Novalak vince quindi davanti a Petrov e Sargeant, Vidakles, Wilson e Roosens.

In finale, così, Lundgaard parte in pole, seguito da Novalak, Colombo e Pertrov, Lombardo e Sargeant, Druigovich e Vidales, Blomqvist e Wilson nelle prime 10 posizioni.

In KZ2 nella prefinale A non parte Safranek, mentre Camplese supera Pescador al primo giro; Iglesias guadagna subito 5 posizioni; a mettersi in evidenza sono Kremers e i due gemelli Pex, mentre indietreggioa Camponeschi; al terzo giro, però, Kremers scivola indietro, fuori dalla top ten, dove rientra Carlton; i due piloti Tony sono i più veloci sul giro alla quinta tornata, divisi da 25 millesimi; e Camponeschi supera uno dei fratelli Pex al 7. giro, mentre Fabian Federer ha ragione di Gary Carlton. L’americano supera Jeremy Iglesias, così come Fabian Federer, nel corso del nono giro, mentre Camponeschi un giro dopo ha ragione anche dell’altro ftatello Pex, Jorrit, e si porta al 5. posto.  Al giro 11, problemi per Fabian Federer, che è costretto al ritiro e al giro 12 Habulin supera Kremers, che aveva conquistato la top ten. Camponeschi non si ferma e al 13. giro supera anche Davide Forè. Al giro 14 problemi anche per Jeremy Iglesias, con Kremers che entra ed esce dalla top ten. Al penultimo giro, Tilloca supera Backman e guadagna il 13. posto. Ardigò vince davanti a Camplese, Pescador, Forè, Jorrit Pex e Camponeschi (beffato all’ultimo giro), l’altro gemello Pex e Carlton.

In prefinale B c’è il forfait di Paul Fontaine, mentre Matteo Viganò fa segnare il record nel primo settore; Hajek supera Abbasse nel primo giro, davanti a Lennox-Lamb; Puhakka e Torsellini retrocedono di qualche posizione; Abbasse al secondo giro riprende la leadership, entre Dreezen si porta al terzo posto ed è secondo al terzo giro. Kozlinski supera De Conto, sesdto, mentere Viganò guadagna 10 oposizioni dal via. Al quarto giro va in testa Dreezen, che supera Abbassem, davanti a Hajek, Lennox-Lamb e Kozlinski, che al sesto giro supera l’inglese, mentre De Conto si ritrova decimo. Al 7. giro Abbasse torna leader, su Dreezen, Hajek, Kozlòinski e Lennox-Lamb. Al nono giro Hajek supera Kozlinski e De Conto supera Dalè e al decimo giro si mette dietro anche Torsellini; davanti a lui il compagno Simo Puhakka. Tutto invariato al termine dell’112. giro, ma al 12. Kozlinski si prende il podio, superando Dreezen. Abbasse vince davanti a Hajek, Kozlinski, Lennox-Lamb, Dreezen (superato all’ultimo giro), Puhakka, De Conto, Torsellini, Lammers e Tujula.

In finale, Ardigò parte davanti ad Abbasse, poi Camplese e Hajek, Pescador e Kozlinski, Forè e Lennox-Lamb, Jorrit Pex e Dreezen.