Home » 12 autovelox in 15 km di rettilineo | Sindaci finiscono in tribunale

12 autovelox in 15 km di rettilineo | Sindaci finiscono in tribunale

Autovelox sulle strade italiane
Autovelox sulle strade italiane (Depositphotos)-tuttosuimotori.it

Se già un singolo autovelox non sia indifferente agli automobilisti, pensiamo a un numero improbabile di dispositivi, lungo un piccolo tratto di strada.

Quando si dice autovelox, si dice anche oggetto temutissimo da tutti gli automobilisti e i conducenti di qualsiasi veicolo. Parlando seriamente, gli autovelox, i radar e i Tutor sono un valido ausilio ai controlli su strada e alla prevenzione di infrazioni e incidenti, ancora troppo numerosi.

Certo è che spesso gli autovelox, da validi supporti alla sicurezza, sono passati ad essere subdoli dispositivi per beccare quanti più automobilisti possibili, accumulando verbali di multa e riscuotendo quanto più si potesse spremere da una simile condotta. È questo che la recente riforma del Codice della Strada vuole evitare a tutti i costi.

Di casi così ce ne sono stati. Non è un incubo ma la realtà, quella che gli automobilisti si sono trovati sulla strada durante loro transito quotidiano: ben 12 autovelox in soli 15 km di rettilineo, quindi su una strada completamente dritta e priva di curve, anche molto spaziosa.

A che cosa potevano servire così tanti dispositivi di rilevazione della velocità, se non a fare cassa? Come riportato dalla stampa locale e nazionale, tutto questo ha luogo nel territorio compreso tra i comuni di Cittadella, Carmignano di Brenta, Fontaniva e Galliera Veneta.

Un incubo per gli automobilisti: 12 autovelox in soli 15 km

Lungo le loro strade si imponeva il limite massimo di velocità di 70 km/h, ritenuto dagli automobilisti e dalle associazioni di categoria davvero esagerato. Questi 12 autovelox, grazie alle multe inevitabili che ogni giorno mettevano a segno, sembra che alla fine dei giochi abbiano incassato qualcosa come 17 milioni di euro nel giro di qualche anno, dal 2021 al 2023.

Facile condividere il senso delle lamentele di chi ogni giorno percorreva quella strada, di chi ignaro ci passava per la prima volta. Ecco perché sembra essere nato un fronte, un’associazione di categoria a difesa degli automobilisti “uso improprio autovelox”, il cui nome dice praticamente tutto.

Autovelox fisso
Autovelox fisso(Depositphotos)-tuttosuimotori.it

La denuncia dell’associazione a tutela degli automobilisti

Essa ha messo in campo tutte le azioni possibili per proteggere i conducenti stremati dai verbali. Infatti, da quanto riportato dal Corriere del Veneto, sembra siano stati denunciati ben quattro sindaci. Si tratterebbe dei primi cittadini dei Comuni del territorio dell’ex Statale 53.

Questi sono stati denunciati con l’accusa di abuso di strumenti di verifica e sanzione della velocità, proprio quello che accadeva ogni giorno su quel tratto di strada. Una denuncia presentata alla Procura Generale della Repubblica di Venezia e a quella di Treviso, con la speranza, si legge ancora sul quotidiano veneto che “si possa procedere penalmente per tutti i reati che saranno ravvisati dall’autorità giudiziaria”.