Acqua nel radiatore, ma di che tipo: di rubinetto, imbottigliata o distillata I Ascolta l’esperto e non farti prendere dal panico

Tutte le volte che vi è un problema facciamo questa cosa semplice, ovvero l’acqua normale nel radiatore è un’abitudine diffusa tra gli automobilisti, ma che non pensa al refrigerante.

Spesso infatti i guai più frequenti agli ugelli lavavetri otturati si verificano proprio per questo e se l’acqua non esce nel bel mezzo di un viaggio può essere una vera seccatura.

Nel radiatore serve una miscela di antigelo e acqua, e le vacanze sono finite, pertanto ormai il grosso potreste averlo già fatto, vi raccontiamo quali sono gli errori più comuni e come risolverli.

L’acqua del rubinetto nel radiatore è sicuramente uno dei motivi più frequenti di depositi di calcare e ruggine che a lungo andare creano problemi alla pompa dell’acqua, agli scambiatori di calore a alla temutissima guarnizione della testata.

Ecco perché il liquido di raffreddamento pronto all’uso da usare per i rabbocchi è sempre composto da una miscela al 50% di acqua e refrigerante, così non farà danni. Quindi in tutti i casi in cui per una perdita o altro, sia necessario un rabbocco, non va mai fatto con sola acqua di rubinetto.

Il liquido

Da molti anni ormai i liquidi refrigeranti hanno molteplici funzioni che nessuno si aspetta la prima estiva di antiebollizione, successivamente invernale da anticongelante, antischiuma, anticalcare, come lubrificante, anticavitazione, antialghe, in pratica chi più ne ha ne metta.

Tutto questo, il liquido radiatore lo fa quando è nella giusta concentrazione e usando l’antigelo con le caratteristiche adatte. Ecco quindi che diventa fattibile l’inserimento di acqua nei radiatore, poiché i pacchetti inibitori del refrigerante limitano gli effetti deleteri dei minerali contenuti nell’acqua potabile, in questo caso è meglio diluire il refrigerante concentrato al 50% con acqua demineralizzata o comprarlo già fatto.

Il refrigerante

Invece se si utilizza solo acqua, si forma carbonato di calcio che ostacola il flusso del liquido refrigerante e peggiora lo scambio termico nei radiatori.

Lo stesso vale per l’acqua del climatizzatore di casa nel radiatore dell’auto: si può usare per diluire il refrigerante concentrato, ma diminuirà l’effetto degli additivi anti invecchiamento. Risulta sempre meglio rabboccare il radiatore sempre con liquido refrigerante diluito o pronto all’uso. Inoltre, salvo casi di estrema urgenza (perdita di acqua in viaggio, guarnizione bruciata e altri brutti inconveniente), è sconsigliato rabboccare con sola acqua, anche demineralizzata, poiché l’efficacia invernale ed estiva del refrigerante diminuisce proporzionalmente alla diluizione dell’antigelo. Meglio quindi cambiare il liquido radiatore seguendo le indicazioni del manuale dell’auto o almeno ogni 3-4 anni e non incappare in danni maggiori.