Allarme benzina, comincia a mancare: oltre alla stangata adesso resti a piedi I Sempre peggio
Il futuro è dell’auto elettrica, per il bene del pianeta. Ma è un futuro che ora appare in salita, oltre una collina. I timori in tutta Europa, riguardano soprattutto i prezzi della benzina e ci si interroga sulle problematiche di sostenibilità
L’incerto andamento del prezzo della benzina ha destato non poche preoccupazioni sulla mobilità evidenziando qualche perplessità anche sul futuro dell’approvvigionamento energetico. Il problema del caro carburanti ha molti aspetti, due dei quali meritano un approfondimento. Il primo riguarda eventuali speculazione lungo la catena del valore dal prezzo del petrolio al prezzo alla pompa. Il secondo riguarda le possibili conseguenza sui prezzi all’ingrosso dei carburanti del divieto dell’UE di importare carburanti dalla Russia.
L’industria mineraria, che include anche l’estrazione di combustibili fossili, non si è mai posta le problematiche di sostenibilità, perché una volta a valle non c’era richiesta di politiche ambientali. Si tratta di una catena che si è scarsamente innovata. Tuttavia, proprio per questo motivo ha avuto ampi margini di miglioramento.
In linea di massima, anche per quanto concerne la mobilità elettrica stanno peggiorando i problemi lungo tutta la filiera. Dalle batterie per le auto, al loro smaltimento, passando per il reperimento delle materie prime e raffinazione, fino alla produzione di auto ecologiche alla distribuzione e allo stoccaggio di energia elettrica.
Ormai è tangibile anche l’impatto sul mercato degli stessi veicoli elettrici. Le batterie in particolare, sono il collo di bottiglia di un boom che può sembrare, altrimenti, inevitabile a favore della nuova mobilità eco-sostenibile.
Francia a secco di benzina
In Francia si stanno vivendo forti tensioni ai distributori di benzina. Non è tanto il prezzo del carburante a preoccupare, quanto piuttosto la sua mancanza, causata dallo sciopero delle raffinerie del Paese contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron. Numerose stazioni di servizio del sud-est della Francia sono attualmente colpite dalla penuria del carburante.
Secondo dati consultati dalla France Presse, la situazione nel resto del Paese sembra invece globalmente stabile. Oggi, alle 10:30 del mattino, circa l’8% delle stazioni di servizio del Paese erano a corto di benzina o gasolio.
Numerosi dipartimenti vivono una situazione più preoccupante dovuta, secondo un sindacato di categoria, ad una sorta di effetto “panico” legato all’appello di diversi leader sindacali a fare il pieno di benzina. Nel dipartimento di Bouches-du-Rhone, non lontano dall’Italia, la penuria riguarda il 50% delle stazioni di servizio. Percentuale a due cifre anche nei vicini dipartimenti del Gard (40,9%), Vaucluse (33,33%), Var (23,24%) e Alpes-de-Haute-Provence (22,22%).