Un post risultato troppo zelante pubblicato dopo aver “restituito” la sua Tesla cambiandola con una Volkswagen. Svariati utenti Twitter hanno criticato il gesto della star, ricordando i legami che della Volkswagen con il partito nazista. Ironico il commento di Musk
Il post della Milano: “La adoro – ha cinguettato – Non sono sicura di come si possano acquistare spazi pubblicitari su Twitter. Prodotti di aziende quotate in borsa vengono spinti in allineamento con l’odio e la supremazia bianca, e non sembra un modello di business vincente“.
Solo pochi mesi fa, lo ricordiamo, aveva detto di voler scendere in politica puntando al seggio della California, occupato dal deputato repubblicano Tom McClintock. Si era parlato, però, solo di un’intenzione: nulla di certo, prima di scendere in campo. In effetti Alyssa è da sempre sostenitrice di Joe Biden e non ha mai nascosto il suo colore politico.
Il suo cambiamento si è concretizzato nella scelta di cambiare auto probabilmente per un disaccordo con le idee politiche del Ceo di Tesla, Elon Musk, dichiaratamente repubblicano e a favore dell’ex presidente Donald Trump.
Cambiare idea non solo è giustificato, spesso è segno di intelligenza, ma in questo caso è stato un vero e proprio autogol. Una inversione di marcia rispetto al suo recente passato. Basta scorrere tra i suoi post per notare i tanti messaggi che Alyssa Milano ha pubblicato a sostegno di Elon Musk definito meraviglioso e degno di stima assieme a John Lennon e Gesu.
Pare che l’attrice statunitense, conosciuta in Italia per il suo ruolo nella serie TV Streghe, abbia però toccato un nervo scoperto non solo in politica. Uno studio di Bloomberg Intelligence sui maggior produttori di veicoli elettrici al mondo ha previsto che la casa automobilistica tedesca spodesterà Tesla entro il 2024.
“Volkswagen non è proprio l’esempio da prendere a esempio essendo stata fondata dal Terzo Reich nel tentativo di creare un’auto economica per il popolo tedesco. Volkswagen al tempo utilizzò operai ai lavori forzati, sia ebrei, sia non ebrei, e l’azienda gestiva diversi campi di concentramento e campi di lavoro forzato nella sua proprietà.” fa notare Katie Pavlich, collaboratrice di Fox News, nota emittente conservatrice americana.
Sulla stessa linea la coppia di comici conservatori Hodgetwin che ha risposto al tweet della Milano facendo notare che la Volkswagen è stata “letteralmente fondata” dai nazisti, e Musk ha risposto con un’emoticon che ride e un segno “100”. History Channel ha invece più cautamente puntualizzato che, nel dopoguerra il marchio tedesco ha faticato a penetrare nel mercato statunitense, in parte a causa della sua eredità nazista.