Anche lo storico tracciato di Silverstone, che ospita la Formula 1 dal 1950, rischia di “saltare” dal calendario della Formula 1 a causa delle difficoltà economiche che affliggono l’impianto.
Tuttavia, a differenza del circuito di Monza, il tracciato di Silverstone ha un contratto valido fino al 2026 ma, stando a quanto dichiarato da Ecclestone, la società che gestisce l’impianto non ha ancora pagato il compenso alla Formula 1 per il GP 2015.
La causa di questo ammanco finanziario sarebbe dovuta al tipo contratto sottoscritto con la FOM (16 milioni di sterline all’anno con un aumento del 5% di anno in anno) ma, soprattutto, ai lavori di ristrutturazione delle tribune, alla realizzazione di un nuovo paddock ed alla modifica del tracciato, che hanno creato un buco di circa 170 milioni di sterline.
Per cercare di recuperare più soldi possibili, quest’anno i prezzi dei biglietti sono stati triplicati ma il risultato ottenuto non è stato quello sperato.
Al Telegraph, Patrick Allen, managing director dell’autodromo, ha dichiarato: “Posso garantire un futuro all’evento? No, non posso. Posso dire a Bernie Ecclestone: non ti preoccupare, avrai i tuoi soldi per i prossimi 10 anni? No, non posso. E’ chiaro però che uscire dal contratto sarebbe molto triste per Silverstone, per la Gran Bretagna, ma per il motorsport in generale. Ci vorrebbe qualcuno con tanti soldi, che ama il motorsport, che voglia trarre profitto da Silverstone, ma che sia anche disposto ad accollarsi il rischio di provare a ripianare i bilanci”.