Anno 2030: sarà tutto elettrico ma crolleranno le reti di distribuzione | Dovrai scegliere: o l’auto o il frigorifero
Le auto elettriche prevedono la necessità di poter usufruire senza limiti di grandi quantità di energia elettrica: come risponderanno le infrastrutture?
Un mondo fatto su misura per la mobilità elettrica, necessità di infrastrutture che possano rispondere ai fabbisogni e alle richieste di una circolazione così concepita. Non si possono immaginare strade piene di auto elettriche, che dovrebbero sostituire quelle con motori tradizionali, senza chiedersi come affrontare il tema energia.
È l‘Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) che ha fatto proprio una stima di quanta ne potrebbe occorrere per rispondere a un tale scenario, se dovesse realizzarsi nei prossimi anni. Una cifra davvero sorprendente che non sembra proprio coincidere con l’idea di risparmio energetico.
Si immagina infatti, che tra meno di una decina di anni, per il prossimo 2030, che non è poi così lontano, la richiesta di energia elettrica potrebbe aumentare a dismisura. Ma facciamo un passo indietro perché qualcosa del genere si è già verificato negli ultimi dieci anni.
Si è verificato proprio perché, sempre in attinenza con il settore dell’automotive, la mobilità è già cambiata. L’avvento delle elettriche, è già una realtà da qualche anno, e di conseguenza anche la richiesta di energia elettrica. Sommiamo questo bisogno a quello inimmaginabile di tutti gli altri settori, da quello domestico a quello industriale.
Energia e auto elettrica: lo scenario al limite per il 2030
Un calcolo da cui non si esce facilmente. Diamo qualche cifra: nel 2023 il consumo di energia elettrica per veicoli BEV è aumentato del 120%, per non parlare di Paesi come la Cina dove la crescita è stata vertiginosa, parliamo di un incremento del 7800%.
Il Vecchio Continente ha fatto meno con un aumento del 164% e gli Stati Uniti con un 206%. Ovvio che se si pensa a un futuro in cui la mobilità elettrica dovrà prendere sempre più piede, come designato anche dalle decisioni della politica comunitaria con lo stop ai motori a combustione previsto per il 2035, le cose non potranno che evolvere in peggio.
Un incremento vertiginoso del fabbisogno di energia elettrica
Ci si riferisce ovviamente al fatto della richiesta di energia elettrica a livello mondiale. La stima della IEA, analizzata anche da Finbold è che la domanda di energia elettrica a livello mondiale, entro il 2030, potrà raggiungere 710000 GWh. Le infrastrutture non saranno in grado di soddisfare i numeri relativi alle richieste di energia elettrica.
Anche adesso non lo sono, forse qualcosa si muoverà in parte e non solo, con l’aumento delle vendite delle elettriche. Il rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che la mobilità elettrica dovrebbe comportare una riduzione della richiesta di petrolio e forse una diminuzione dei prezzi dei carburanti. Chissà cosa succederà, il futuro ce lo dirà.