Aria condizionata: ti serve più in inverno che in estate | Usala così per non gettare dalla finestra 500€
Attivare, anche solo per qualche minuto, l’aria condizionata dell’auto in inverno, potrebbe mettere al riparo da danni molto costosi.
Potrà suonare strano all’orecchio di molti automobilisti ma attivare una funzione dell’auto, che si considera impensabile durante il freddo dell’inverno, è un modo per salvaguardare quello stesso funzionamento dal rischio di guasti anche molto costosi da riparare.
Stiamo parlando dell’aria condizionata dell’auto. Infatti, contrariamente a quello che comunemente si pensa e soprattutto si fa, anche in inverno, attivare per qualche momento l’aria condizionata, potrebbe essere davvero molto utile per evitare di incorrere nel serio rischio di andare incontro a danni.
Ma quali sono i danni più comuni ai quali si potrebbe andare incontro per mancato inutilizzo sino all’estate? Forse il principale riguarda un componente molto importante del sistema di climatizzazione, quello del compressore. Esso mette in azione il gas refrigerante e se non messo in funzione per lungo tempo, corre il rischio di rompersi.
Il fatto è che riparare un compressore non è proprio economico, il che farà rimpiangere di non aver attivato l’aria condizionata sopportando un po’ di freddo. Infatti il costo di una riparazione del genere si aggira intorno ai 550 euro circa. Ma oltre al compressore, anche altre parti del sistema di climatizzazione possono subire danni per inutilizzo.
Aria condizionata: accendila anche in inverno
Per esempio i giunti di tenuta del circuito, che possono rompersi o disseccarsi, causando una perdita di gas refrigerante. Anche in questo caso il costo della riparazione non è minimo, visto che parliamo anche di 250 euro. Quindi cosa si raccomanda per tenere in salute il sistema di climatizzazione?
Per arrivare all’estate senza alcun problema, il consiglio durante questo inverno, è quello di attivare l’aria condizionata dell’auto una o due volte al mese almeno per 15 minuti, alla temperatura di 17-18 gradi. Così si metterà in moto il circuito, si eviteranno quei danni sopra descritti e anche un accumulo di sporco nell’impianto e nei filtri.
Farla funzionare in inverno per evitare danni in estate
Ma soprattutto metterla in funzione significherà prevedere se c’è qualcosa che non funziona prima dell’arrivo della stagione calda, avendo così modo e tempo di intervenire. Certo accorgersi così di qualche problema è davvero complicato, specie capire se le prestazioni di climatizzazione e raffreddamento sono peggiorate.
Ma sintomi che potremmo considerare un campanelli d’allarme sono il tempo che l’aria ci metterà a disappannare il parabrezza oppure il persistente odore quasi di muffa quando si avvia la climatizzazione, il rimedio una bella revisione dell’impianto che comunque costerà tra i 60 e i 120 euro.