Assicurazione, polizze in aumento: svelato il trucco delle compagnie | Disattiva subito questo sistema

A far lievitare i costi della polizza assicurativa è molto spesso qualche servizio aggiunto in sede di stipula del contratto. Ecco a cosa fare attenzione.

I prezzi delle polizze assicurative sono soggette a cambiamenti, specie rialzi di costi, davvero poco tollerati dai contraenti. È il caso che interessa Tesla e i rapporti con la sua clientela per via di una causa collettiva intentata da un gruppo di clienti che non solo hanno preferito i suoi veicoli acquistandoli, ma si erano affidati anche alle sue proposte assicurative.

I proprietari statunitensi che sono protagonisti della causa sono anche coloro che hanno sottoscritto una polizza assicurativa sempre di Tesla e che si sono ritrovati poco tutelati in termini di rispetto di certe clausole relative soprattutto ai costi della copertura assicurativa del veicolo.

Sembra infatti che i premi assicurativi sottoscritti lievitino di costo nel tempo e lo fanno di seguito a finti alert, falsi avvisi di collisione dell’Autopilot. Dunque da una parte i clienti, dall’atra Tesla, oggetto del dibattito la funzione Autopilot, presente su tutte le Tesla e i suoi alert finti.

La funzione Autopilot non va confusa con il sistema di guida autonoma, ma si tratta di un software di assistenza alla guida per il conducente e di avvertenza di potenziali pericoli. Una funzione che però sembra avere qualche falla, quelli che si definiscono bug e che hanno provocato tutta questa situazione.

Aumenti polizze assicurative: attenzione a questa “opzione”

Diversi clienti di Tesla lamentano situazioni riguardanti finti alert, casi in cui l’Autopilot avverte il conducente di un pericolo inesistente o addirittura procedeva con la frenata automatica senza che ce ne fosse bisogno. Ma come si legano questi falle di sistema con l‘aumento dei prezzi della polizza?

Facilissima la spiegazione. Alcuni clienti, al momento della sottoscrizione della polizza hanno spuntato l’opzione “dati in tempo reale”. E sono, guarda caso, proprio questi ultimi a lamentare un continuo aumento dei prezzi dell’assicurazione. In sostanza l’opzione “dati in tempo reale” non fa altro che riportare all’assicurazione quei falsi allarmi.

Il caso Tesla: una class-action contro l’aumento dei costi

Questi passano per reali situazioni di pericolo nelle quali si sarebbe trovato il conducente, il che non fa altro che incrementare il costo della polizza e quindi del premio annuale. Un paradosso secondo i clienti molto scontenti che invece aveva scelto di includere l’opzione “dati in tempo reale” per risparmiare sul costo della polizza.

Avendo pensato di essere premiati invece per uno stile di guida più prudente e ragguardevole, ma hanno ottenuto il risultato opposto. L’assicurazione non è stata proprio quel che prometteva di essere e non ha tutelato i clienti da aumenti di prezzo. Intanto nonostante un tentativo, sembrerebbe, di archiviazione della causa da parte dell’azienda automobilistica texana, la class-action e la sua causa andranno avanti con una prima udienza che si dovrebbe tenere a gennaio 2024.