Assicurazione RC Auto, la truffa corre sui social | Ti fregano col trucco del QR code, sembra tutto legale
Quante volte abbiamo visto realizzare preventivi per assicurazioni troppo basse e allettanti, ma bisogna fare molta attenzione perchè la truffa è dietro l’angolo.
Le bande infatti, si sono specializzate, se prima effettuavano furti e violazioni senza la tecnologia ora sono sempre più sofisticate e stanno realizzando siti web sempre più simili a quelli delle compagnie reali.
Questa banda che è stata sgominata dalla Polizia aveva creato un sito Internet, che riproduceva fedelmente quello di una reale società di assicurazioni e che utilizzava come specchietto per le allodole per rubare i dati. Una pagina che conteneva qualche classico piccolo errore, ma che era molto fedele all’originale e che serviva per promuovere prezzi scontatissimi per l’assicurazione delle vetture e dei motocicli in modo da far cadere nella trappola molti utenti.
Quando l’interessato cadeva nella rete, i malviventi fornivano tramite i social un QR Code che rimandava ad un secondo sito con tutte le informazioni per i pagamenti da effettuare in tabaccheria. Ovviamente, i soldi non confluivano nei conti correnti della compagnia di assicurazione vera, anche se il suo nome veniva sfruttato, bensì su carte PostePay per poi svanire.
Di questo tipo di raggiro se ne sentono molte e ogni volta qualcuno ci casca ancora. Purtroppo in questo caso l’assicurazione sembrava reale perché alle vittime venivano inviati pure i tagliandini da tenere nelle auto che dunque circolavano senza sapere di non essere in realtà assicurate. Una tipologia di raggiro accade a tutti, recentemente è successo ai danni di un pensionato di Lipomo, 81 anni, che voleva assicurare la propria auto.
500 euro di truffa
Un premio pagato 495 euro che ha portato a scoprire prima del previsto l’accaduto, in quanto quando l’anziano ha provato a ricontattare gli assicuratori il cui numero non era già più raggiungibile e ha capito che era una truffa.
L’indagine che è partita dopo la querela, è stata condotta dai carabinieri della stazione di Albate che sono riusciti a seguire il giro dei soldi arrivando fino alla Calabria.
Un’indagine più grande
Proprio per questa ragione i militari hanno denunciato a piede libero proprio per questa truffa a carico dell’ottantunenne di Lipomo, un uomo e una donna di Crotone, il primo di 46 anni e la seconda di 31 anni.
La segnalazione si è allargata poichè è stata girata alla procura di Como che ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Una serie di raggiri che sono molto frequenti e che rischiano di essere anche pericolosi mettendo in circolazione vetture non assicurate e dunque non coperte con ignari guidatori che si vedono truffati.