Aumenti carburante, non solo benzina alle stelle: ricarica auto elettrica costa il 70% in più | Ti conviene andare in autobus
Non solo quello della benzina, anche il costo delle ricariche delle auto elettriche sembra seguire la stessa ondata di aumenti.
Sta mettendo nuovamente in allarme automobilisti e conducenti la risalita dei prezzi del carburante alle stazioni di rifornimento, in particolar modo, il focus è incentrato sulla benzina cha ha sfiorato picchi, anche in modalità self-service, di 2 euro al litro. Le ragioni molteplici e non sempre controllabili.
Sebbene tutti si aspettassero costi più indulgenti dell‘energia elettrica per l’introduzione del mercato libero, ma anche perché i costi in bolletta di quella utilizzata a casa sembravano mostrare segni di abbassamento, ha sorpreso scoprire che il prezzo dell’energia, per quanto riguarda i costi della ricarica delle auto elettriche, siano in aumento.
Una realtà fotografata dalle principali associazioni e dalla stessa Federcarrozzieri, che non possono far a meno di raccogliere anche le lamentele e le preoccupazioni degli automobilisti: il costo dell’energia elettrica sul mercato internazionale continua ad abbassarsi mentre il costo della ricarica aumenta.
Bizzarro e alquanto preoccupante per chi ha investito nell’acquisto di un’auto elettrica. L’analisi di Federcarrozzieri ha messo in luce alcuni aspetti degni di nota. Per esempio come questi aumenti abbiano colpito soprattutto gli abbonamenti a pacchetti di ricarica elettrica.
Non solo benzina, anche ricaricare le elettriche costa di più
Andiamo però nel dettaglio della situazione, analizzando come se le tariffe a consumo di ricarica, le cosiddette pay per use, mostrano segni di aumenti non sempre costanti nel tempo, quello che sorprende è che invece i pacchetti degli abbonamenti, quelli acquistati invece pensando di risparmiare, subiscono i rialzi più alti. Parliamo infatti di aumenti che superano il +69%.
Questo, da un lato preoccupa, e dall’altro crea un senso di disappunto tra i consumatori, che non riescono a capire come il costo dell’energia elettrica nel mercato internazionale scenda e invece loro sono costretti a pagare certe cifre solo per muoversi con i loro veicoli elettrici.
Gli aumenti delle tariffe degli abbonamenti
Moltissimi di loro avranno comunque notato, come analizzato da Federcarrozzieri, come tra l’anno scorso e quest’anno, le compagnie che gestiscono questi abbonamenti e dunque le colonnine di ricarica per auto elettriche, abbiano più volte apportato modifiche contrattuali ai piani degli abbonati, naturalmente comunicandolo. Per le associazioni si tratta comunque di aumenti ancora del tutto ingiustificati, ecco che infatti si pongono così a tutela degli automobilisti.
Portiamo qualche esempio reale, riportando qualche dato dell’analisi effettuata dall’associazione sul suolo nazionale. Prendiamo l’esempio delle colonnine di ricarica di A2A e le sue tariffe a consumo che sono partite da 0,56 euro per kWh nel 2023 e sono arrivate ad oggi a 0,65 euro/kWh, con un aumento del +16%; per l’abbonamento quello definito Small si è passati da 23 a 25 euro, quello Medium da 51 a 57 euro e quello Large da 92 a 106 euro con un +15,2%.