Aumenti delle multe stradali, no grazie: Salvini rifiuta l’aumento e fa bloccare gli importi, automobilsti salvi
Il rischio che gli automobilisti italiani correvano, sembra essere scongiurato: bloccati gli aumenti, previsti per il 2025, delle multe stradali.
Uno dei rischi che qualunque automobilista vorrebbe scongiurare e evitare di correre, è quello di commettere un’infrazione del Codice e beccarsi una multa salata. Quale che sia un importo, doverla pagare è sempre una specie di sconfitta, soldi che scivolano via dalle tasche.
E proprio in relazione a questo, finalmente giungere l’eco per tutti i conducenti italiani, di un’ottima notizia per il nuovo anno che verrà. Se fino a pochi giorni fa, il timore era quello di ritrovarsi sulle spalle ulteriori rincari, sembra finalmente si possa tirare un sospiro di sollievo.
Infatti se già il sopraggiunto nuovo Codice della Strada ha reso le cose particolarmente rigide e severe, ma soprattutto ha visto crescere a dismisura il prezzo delle multe da pagare in caso di infrazione, i conducenti italiani temevano che a questa situazione, se ne potesse aggiungere un’altra, ancora più pesante.
Si fa riferimento agli ipotetici rincari dell’importo delle multe per il 2025. Aumenti temutissimi per le violazioni del Codice, che di solito scattano ogni due anni circa, seguendo le disposizioni dell’articolo 195 comma 3 del Codice della Strada, che prevede appunto che l’importo delle multe stradali sia aggiornato ogni biennio.
Multe stradali: bloccati gli aumenti, gli automobilisti sono salvi
E che lo sia in base all’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati, calcolati sul biennio precedente e prendendo come riferimento l’ultimo dato disponibile all’1 dicembre. Questo avrebbe dovuto essere il destino spettante i conducenti italiani, ma per fortuna, rispetto anche la difficile situazione economica in cui i cittadini vivono, il Governo ha deciso di bloccare gli aumenti.
Rimandare tutto alla fine del prossimo anno, slittando addirittura al 2026. A opporsi all’aumento, più di tutti, tra le fila dell’esecutivo, la Lega nella persona del Ministro Matteo Salvini. Un rinvio contenuto nel Decreto Milleproroghe che dispone, in considerazione dell’eccezionale situazione economica, la sospensione dell’aggiornamento biennale, rimandandolo al 2026.
Il rifiuto degli aumenti: in prima linea il Ministro Matteo Salvini
Si tratta di un’operazione, già avvenuta in passato, rispetto agli aumenti del 2023, bloccati e ugualmente rinviati al 2025, sempre per salvaguardare i cittadini da costi e elevata tassazione. Dunque i conducenti italiani non possono che gioirne, soprattutto per via del fatto che se così non fosse stato, un aggiornamento automatico delle multe stradali, avrebbe comportato un netto aumento delle ammende.
Cifre alla mano, rispetto agli importi del 2021, un’automobilista con il suo verbale di multa avrebbe pagato almeno il 15% in più. Per portare un esempio pratico, una comune multa per violazione di divieto di circa 42 euro sarebbe passata almeno a 48 euro. Poco, ma comunque un rincaro che non fa mai piacere almeno al consumatore, perché alla fine tutto si somma.