Auto a combustione: meglio venderle prima che sia troppo tardi | Dopo non le vorrà più nessuno
Sembra che il tempo delle auto a motore termico sia quasi giunto al termine, anche se la realtà dei fatti, almeno in Italia descrive un altro scenario.
Il tempo della transizione a un nuovo tipo di mobilità che sia a zero emissioni e neutrale completamente al carbonio, che rispetti l’ambiente e tenti di inquinarlo il meno possibile, sembra essere arrivato, almeno nelle premesse e negli obiettivi. L’auto elettrica sembrerebbe la risposta delle politiche generali a questo scopo.
Ma finora, specie nel nostro Paese, occupano una minima fetta di mercato. Certo le vediamo già sulle strade, ma per vari motivi, non sono ancora la scelta della maggior parte della popolazione, che ancora si muove e sceglie di acquistare automobili con motore tradizionale, al massimo ibride.
Ma al di là della realtà dei fatti, nessuno può mettere in dubbio le potenzialità che ci sono dietro la produzione e l’utilizzo di auto elettriche, tra vantaggi e svantaggi. Quello che viviamo e scegliamo di fare nel nostro Paese, succede in molte altre realtà d’Europa, specie quelle in cui l’industria automotive è centrale.
Parte importante del pensiero comune conviene sul fatto di vendere finché è possibile e anche velocemente, le auto termiche, perché si dice che il loro tempo è ormai giunto. Un’ipotesi o realtà?
Il tempo delle auto a combustione è finito? Lo dice uno studio
A dirlo uno studio “X-change: Cars” condotto dal Rocky Mountain Institute e dal Bezos Earth Fund, secondo il quale, in poche parole, sarebbe questione di poco tempo per le auto termiche perché il futuro è già arrivato e presto completerà la sua opera di rinnovamento del parco auto.
Si parla di fine del decennio, il tempo entro il quale avverrà la fine delle auto a motore tradizionale, ancora molto ma molto diffuse, e allora il mercato sarà totalmente occupato da veicoli elettrici che diventeranno presto la scelta di tutti. Nello studio certo si prende in considerazione il fatto che non tutto il mondo segue questa linea, ma secondo i ricercatori l’elettrico trascinerà alla fine tutti verso di sé.
Il consiglio di disfarsene e le stime per il futuro
Specie grazie alle percentuali di vendita e presenza dell’elettrico di alcuni mercati, che poi sono quelli fondamentali e cioè Cina e Stati Uniti, con stime quotate tra il 62 e l’86%. Nello studio si prende proprio il caso degli Stati Uniti, che sembrava non avessero prestato molta attenzione all’argomento e che invece si scoprono essere, subito dopo la Cina, molto competitivi, grazie anche all’introduzione, da parte del Governo di Biden, dell’Inflation Reduction Act.
Lo studio mette in luce il fatto che le strade si riempiono sempre più di flotte di auto elettriche e che veder circolare veicoli a motore termico è roba vecchia, che ormai ha fatto il suo tempo. Entro la fine del decennio le stime dello studio riguardanti la presenza di auto termiche, parlano di un calo tra il 14 e il 38% delle immatricolazioni e che la richiesta di petrolio per auto entro il 2040 sarà zero. Vedremo cosa succederà.