Auto, così i diciottenni aggirano la legge e guidano supercar I La colpa è del Codice della Strada
La scelta dell’auto per i neopatentati prevede alcune vincoli e delle regole da seguire relative alla potenza, ma c’è il modo di superarle.
Le norme contenute nel Codice della Strada relative ai più giovani neopatentati stabilivano che durante il primo anno dal conseguimento della patente di guida, di tipo B, i guidatori appena approdati alla circolazione, i neopatentati, non potevano mettersi alla guida di automobili con determinate caratteristiche di potenza riferite alla tara, parliamo di auto con potenza superiore a 55 kW/t.
Per essere ancora più precisi, questo valore, che è riportato nel libretto di circolazione, non doveva essere superiore ai 70 kW, ad eccezione dei veicoli commerciali leggeri. La norma così fatta non ha mai messo d’accordo tutti. I pareri discordanti hanno sempre ritenuto questa regola non proprio efficace.
Prima di tutto perché nella norma si parla unicamente di 12 mesi, dopo i quali, ai più giovani patentati è poi permesso di guidare senza limitazioni qualsiasi tipo di veicolo. E poi perché ai neopatentati, sebbene avessero fatto pratica su auto magari di potenza maggiore con il foglio rosa, appena presa la patente di guida, gli veniva poi vietato.
Le regole per i neopatentati: guidare un veicolo senza vincoli di potenza
La legge di conversione del Decreto Infrastrutture dello scorso novembre, è intervenuta affinché oggi un neopatentato munito della patente di guida B, con al suo fianco, in veste di istruttore, una persona di età non superiore ai 65 anni, anch’egli con patente valida di tipo B o di categoria superiore, conseguita da almeno dieci anni, può guidare una qualsiasi automobile senza limitazioni.
Questo sarebbe il modo, consentito dalla legge, per poter mettersi al volante della vettura che si desidera anche quelle più potenti. Ma se la persona con la funzione di istruttore non ci fosse? Rimane la limitazione. Però anche in questo caso, fatta la legge, trovato il modo di renderla adeguata alle proprie esigenze. Arrivano in soccorso le flotte di auto elettriche, che in molti casi superano tutti questi vincoli.
Evitare le limitazioni: scegliere un’elettrica
La discrepanza più ovvia e evidente è proprio rispetto a quanto invece accade per le vetture con motori a benzina per esempio, per le quali la legge si fa più severa e rigida. La maggiore massa delle auto elettriche consente ai neopatentati di mettersi al volante di vetture più potenti rispetto ad altre termiche di stesse dimensioni e categoria, senza superare i 70 kW.
Un esempio pratico riguarda il fatto che un neopatentato possa tranquillamente mettersi alla guida di un Suv elettrico come un’Audi Q4 e-tron: parliamo di una potenza omologata di 95 cv, nelle versioni 35 e 40 che rispettivamente arrivano a 170 e 204 cv e entrambe 310 Nm di coppia, con una capacità di accelerazione da 0-100 km/h in 8,5 secondi. Non solo Audi, anche le elettriche della gamma Citroën, Peugeot, Opel, e altre ancora, modelli su cui il propulsore elettrico spesso rappresenta anche quello capace di maggiori prestazioni.