Auto elettrica, una nuova tecnologia manderà in pensione anticipata le batterie | Macchine più leggere di 500kg
Nel pieno della transizione a una mobilità meno impattante, c’è chi cerca soluzioni alternative alla tecnologia delle elettriche, non priva di problemi.
Un team di specialisti e ingegneri e il CEO di Rimac e Bugatti e nome di una delle hypercar più veloci del mondo, Mate Rimac stanno lavorando allo sviluppo di una innovativa tecnologia nell’ambito di nuove soluzioni per una mobilità meno impattante.
Si tratta di una tecnologia di nanotubi a combustibile liquido, un progetto che potrebbe porre in secondo piano le comuni batterie delle EV, ancora troppo problematiche. Il CEO in alcune sue dichiarazioni alla stampa, come quella rilasciata alla rivista Autocar, parlando del lavoro che si sta facendo intorno alla transizione ecologica, ha espresso quanto sta accadendo per la Rimac.
Mate Rimac ha praticamente affermato che il brand non è esclusivamente elettrificato anche perché è in via di sperimentazione questa nuovissima tecnologia che potrebbe essere una valida alternativa all‘elettrico, basata come abbiamo affermato precedentemente sui nanotubi.
Ma di che si tratta? Una tecnologia che sembra funzioni attraverso il surriscaldamento di combustibili liquidi unici che costituiscono uno strato sottile su “tubi cavi costituiti da una rete di atomi di carbonio, che hanno proprietà elettriche uniche” seguendo il metodo del MIT Massachusetts Institute of Technology, anche se quello di Rimac potrebbe discostarsi leggermente.
Una possibile tecnologia alternativa alle batterie delle EV
L’azienda nel parlare del nuovo metodo di generazione dell’energia elettrica, menziona quelli che potrebbero esser i combustibili, gas di petrolio liquefatto, diesel o idrogeno, naturalmente ipotesi al vaglio. Inoltre per arrivare allo sviluppo di questa tecnologia Rimac sta lavorando con una startup che sperimenta nanotubi capaci di funzionare all’80% di efficienza dei carburanti.
Però facile intuire che l’utilizzo di combustibili mette davanti lo stesso problema di sempre, quello delle emissioni di CO2. Sicuramente ci sarebbe un vantaggio rispetto ai tradizionali motori termici ma non supererebbe comunque gli standard imposti dalle politiche comunitarie in fatto di impatto ambientale.
Stessa potenza, più leggerezza: l’idea di Rimac
Una soluzione che potrebbe andare a buon fine forse per il mercato delle hyper o supercar, proprio come la Rimac Nevera, e in questo senso sarebbe un grande colpo per l’elettrico, potrebbe sostituire il peso immane delle batterie che alimentano le auto elettriche, un cambiamento di fonte di energia per guadagnare un’effettiva riduzione di peso, almeno mezza tonnellata, conservando potenza e coppia ma contribuendo alla leggerezza su strada, dunque alle prestazioni.
Pensiamo alla Rimac Nevera che con 1500 kg di peso è protagonista di performance sorprendenti, come sarebbe con 500 kg in meno? Impressionante immaginarlo. Questa tecnologia dei nanotubi a combustibile liquido, se usata su hypercar potrebbe veramente incrementare il valore della velocità massima di auto già velocissime.