Auto elettriche cinesi, c’è da fidarsi? Stanno per invadere le nostre strade I Le preoccupazioni sulla sicurezza
Ormai è uno degli argomenti più dibattuti sui social e in rete: parliamo dell’auto elettrica Made in China che dimostra numerosi problemi come autocombustione, autonomia ridotta, scarsa affidabilità, bassa qualità generale.
Oggi il mercato delle auto elettriche prodotte in Cina e destinate esclusivamente al mercato domestico, sta diventando un problema, soprattutto perché sull’onda degli incentivi erogati dal governo a sostegno dello sviluppo della mobilità elettrica si stanno diffondendo modelli di auto poco affidabili e che non rispettano gli standard di sicurezza in vigore.
Parliamo di somme di denaro a favore non solo di chi l’auto elettrica la deve comprare ma anche di chi la deve produrre, oltre ai quali sono stati inseriti i dazi per il gasolio e la benzina in città come Pechino e Shangai. Da qui nascono come funghi le tantissime startup in cerca di sostegno economico, non sempre con un know-how all’altezza con la relativa conseguenza di rovinare un mercato florido causando dissapori.
Le batterie risultano essere la fonte principale dei problemi: incendi per autocombustione e imprevedibili crolli della carica, con tutto ciò che questo significa in termini non solo di sicurezza e autonomia, ma anche di impatto ambientale.
Se ci si basa meramente sui numeri, la strategia del governo cinese sembra vincente: nel 2018, le aziende nazionali hanno consegnato 1,26 milioni di automobili NEV; di queste, la maggior parte è rappresentata dalle elettriche pure; il 62 per cento in più rispetto al 2017. Questo vuol dire non solo che il mercato cinese pesa per più del 50 per cento, da solo, sul volume delle elettriche vendute in tutto il mondo, ma che l’obiettivo dei due milioni di NEV venduti entro il 2020 è ormai molto più che credibile.
I difetti delle auto cinesi
Se invece si guarda alla qualità dei risultati ottenuti, i media cinesi parlano già di “Quality-Gate” usando a pieno titolo la parola “scandalo” per descrivere la situazione, che effettivamente fa pensare: nel 2018, i produttori cinesi hanno richiamato oltre 135mila auto elettriche.
Le batterie sono la fonte maggiore di problemi: prestazioni nettamente inferiori al dichiarato, surriscaldamenti pericolosi, durata molto scarsa e, problema più importante, almeno in quaranta casi si sono verificati casi di combustione spontanea.
A tutto vanno ad aggiungersi motori rotti, trasmissioni difettose e cattivi odori nell’abitacolo. Nel frattempo il governo è corso ai ripari e ha deciso di tagliare ogni forma di sostegno da coloro che non offrono adeguati standard qualitativi. Problemi qualitativi e di sicurezza che, è bene ricordarlo, non interessano in alcun modo i modelli elettrici venduti nel resto del mondo.