Auto elettriche, questo è il componente che fanno letteralmente a pezzi | Metti in conto una fattura da paura
Uno studio mette in luce un’ipotetica problematica delle auto elettriche, in particolare di un componente che potrebbe costare caro al proprietario.
Nonostante sia considerata da molti la panacea a tutti i problemi relativi all’inquinamento ambientale e la protagonista della transizione nel settore automotive, l’auto elettrica mette in mostra anche alcuni aspetti di fragilità e di incertezza, che si rivelano nei risultati di mercato.
È proprio un recente studio pubblicato da J.D. Power, che metterebbe in luce una problematica, se così possiamo definirla, che interesserebbe le auto elettriche e anche i loro proprietari, naturalmente interessati alla manutenzione e ai costi, già abbastanza elevati, del loro veicolo. Questo studio si concentra sulla componente pneumatici.
In particolare mette in luce la velocità con la quale le gomme delle auto elettriche finiscono per usurarsi. Sembra infatti che queste componenti su questo tipo di veicolo si consumino più rapidamente rispetto a veicoli a benzina o diesel, nonostante chi acquisti un’auto del genere non si preoccupi nemmeno dell’esistenza di una differenza del genere.
L’acquirente di un veicolo EV non mette assolutamente in conto che possa esserci una differenza nei tempi di usura, quando acquista è ignaro. Lo studio di J.D. Power ha come intento quello di analizzare ma anche di dare informazioni più chiare a chi vuole acquistare un’auto del genere.
Auto elettriche: il componente che si usura facilmente
Ma quale sarebbe il motivo reale di un consumo così veloce degli pneumatici di un’auto elettrica rispetto a quelli montati su un’auto a motore tradizionale a combustione? La causa potrebbe essere facilmente rintracciata nel peso maggiore che caratterizza questa tecnologia e anche nella coppia massima più alta.
Lo studio in questione fa queste valutazioni sulla componente pneumatici di un’auto elettrica almeno dopo uno o due anni di utilizzo su strada e alla luce di diversi fattori. Fattori tutti basati sulla reale esperienza del cliente: caratteristiche degli pneumatici, problematiche rilevate, recensioni sulla soddisfazione e anche volontà di riacquistare.
Allo studio un consumo troppo veloce degli pneumatici
Lo studio non si basa solo sul feedback del cliente ultimo ma anche sull’analisi della componente pneumatico, in particolare ponendo sotto la lente la durata dei prodotti di alcuni marchi storici come Continental, Michelin o Goodyear. Cosa è venuto fuori dallo studio? J. D Power ha condiviso alcuni risultati quali il primo posto ottenuto da Michelin per prestazioni sportive dei suoi pneumatici.
Invece rispetto al feedback positivo e soddisfazione della clientela, Mercedes-Benz e Tesla i brand più apprezzati. In particolare Tesla con la tecnologia Supercharger che in qualche modo sostiene la volontà del cliente di migliorare l’esperienza di ricarica e a bordo di un veicolo EV. Fatto sta che lo studio mette in luce un altro possibile punto di debolezza delle elettriche, sarà così?