Auto elettriche, trovata la soluzione al problema autonomia: con questo materiale aumenta del 70%
Una ricerca, frutto di sperimentazioni in corso, avrebbe rintracciato la soluzione per l’autonomia della auto elettriche in un materiale molto comune.
Acquistare un’auto elettrica potrebbe essere oggi una valida alternativa per coloro che hanno bisogno di un’auto o magari sostituire una molto vecchia. Una scelta che sembra custodire in sé molti vantaggi, ma allo stesso tempo anche qualche limite, che si rivela nelle incertezze e nei dubbi di molti acquirenti.
Seppur interessati al prodotto e alla sua innovativa tecnologia, ci sono alcuni nodi riguardo le auto elettriche che ancora sono difficili da sciogliere: a partire dall’autonomia di viaggio, una grande incognita, dalla velocità e costo di ricarica, dai costi di manutenzione e ricambi e così via.
Tra le sfide più importanti proprio quella di riuscire a trovare un valido modo per incrementare l’autonomia di viaggio. Tra gli studi e le ricerche degne di nota c’è quella che ha come protagonista un materiale, molto usato nel settore dell’automotive, che sembrerebbe essere in grado di aumentarla addirittura del 70%.
L’idea è di un’azienda svedese, Sinonus, naturalmente si tratta totalmente di un puro progetto di sperimentazione, e riguarda la realizzazione di una batteria costituita da un elettrodo in fibra di carbonio, che avrebbe più vantaggi: non solo più autonomia, velocizzare i tempi di ricarica e ridurre anche il peso totale che grava sull’auto.
Autonomia auto elettrica? Un materiale potrebbe essere la soluzione
La ricerca trae la sua origine dall’ambiente accademico, dalla Chalmers University of Technology, nel 2018. L’obiettivo finale ovviamente aumentare l’autonomia a bordo delle elettriche . La versatilità della fibra di carbonio, usata nel progetto di Sinonus, consiste nel poter essere implicata sia nella costituzione della batteria che di quella del telaio, potendo essere una componente strutturale del veicolo.
Alcuni svantaggi: nell’utilizzo della fibra di carbonio nella batteria, un limite potrebbe essere la densità energetica inferiore rispetto alle tradizionali batterie. Però come abbiamo sopra detto, i vantaggi rivelatisi nella sperimentazione dell’azienda svedese, superano questi svantaggi.
Incremento dell’autonomia, riduzione del peso e ricariche più veloci
Inoltre l’efficacia della fibra di carbonio come batteria, dipende anche molto dalla sua microstruttura che se composta da cristalli piccoli e scarsamente orientati, avrà ottime proprietà elettrochimiche. Con più autonomia di viaggio, una delle incertezze che attanaglia chi vorrebbe acquistare un’auto elettrica, e un minor peso per il veicolo, addirittura fino al 50% in meno, un’altra problematica delle elettriche, il gioco sarebbe fatto.
In ultimo una ricarica più veloce, specie per chi deve attendere alla colonnina: tutto questo, se fosse possibile, sarebbe una gran cosa. Inoltre la batteria in fibra di carbonio potrebbe essere l’ideale anche dal punto di vista della sicurezza, almeno così affermano rispetto ai dati dalla ricerca in corso, perché diminuirebbero le sostanze volatili e di conseguenza il rischio di incendio.