Auto in garage, scatta il divieto tassativo: se vuoi farlo dovrai sborsare parecchio I Mazzata per gli italiani, vogliono far cassa
Le sorprendenti sentenze della Corte di Giustizia europea: l’assicurazione auto per i veicoli non circolanti.
Ebbene sì, vogliamo tornare a parlare delle assicurazioni auto, ma questa volta con un’inaspettata sorpresa. Pare che due sentenze della Corte di Giustizia europea abbiano stabilito l’obbligatorietà dell’assicurazione anche per i veicoli non circolanti.
Questa nuova regolamentazione, se dovesse diventare realtà, potrebbe avere un impatto significativo sulle abitudini dei proprietari di veicoli non circolanti. Dovrebbero considerare l’opportunità di stipulare un’assicurazione anche per quei mezzi che non vengono utilizzati regolarmente. In tal modo, si assicurerebbe la copertura di eventuali danni causati da tali veicoli, anche se solo in situazioni eccezionali.
È innegabile che questa nuova sentenza della Corte di Giustizia europea susciti domande e perplessità, oltre a innescare un acceso dibattito. Cosa ne sarà di quei veicoli non circolanti che, fino a oggi, erano esenti da questa responsabilità assicurativa? E cosa succederà alle compagnie assicurative, che ora potrebbero vantare un nuovo afflusso di clienti?
Ma cosa ne pensano a tal riguardo gli automobilisti e motociclisti italiani di questa potenziale realtà?
La vostra vecchia auto, che giace parcheggiata in garage o in giardino, ha davvero bisogno di un’assicurazione o si tratta solo di un altro escamotage per far ingrassare le compagnie assicurative? Sembrerebbe quasi una seconda tassa sulla proprietà di un veicolo, simile al famigerato bollo auto, a meno che non decidiate di demolirla o restituire le targhe. Eppure, udite udite, ben il 61,4% degli intervistati si dichiara favorevole a questa nuova regolamentazione. Ma quale potrebbe essere il motivo dietro questa sorprendente approvazione?
A quanto pare, la sentenza della Corte di Giustizia europea ha stabilito che l’obbligo di assicurazione sussiste non solo per i veicoli idonei a circolare, ma anche per quelli che non sono in grado di farlo. Che essi siano parcheggiati in un’area privata o in attesa di demolizione, sembra che nulla cambi. Questa decisione non tiene conto della condizione dei veicoli, ma si concentra esclusivamente sull’obbligo di assicurazione. Evidentemente, c’è chi la pensa diversamente, poiché il 38,6% degli intervistati si dichiara contrario a questa nuova normativa.
Ci sono coloro che, pur essendo contrari, riconoscono il rischio derivante dalla circolazione di veicoli privi di assicurazione. Questo gruppo rappresenta il 13,7% delle opinioni negative. Allo stesso tempo, il 24,9% degli intervistati trova assurdo l’obbligo di assicurare un veicolo che non funziona o che è custodito in un’area privata. A loro sembra un paradosso, un’assurdità.
Ciò che emerge da questa sorprendente statistica è un’opinione pubblica divisa. Da un lato, c’è chi sostiene l’idea che anche i veicoli non circolanti debbano essere assicurati, garantendo così una maggiore sicurezza e responsabilità. Dall’altro lato, ci sono coloro che trovano questa imposizione eccessiva, soprattutto considerando i veicoli inattivi o custoditi in aree private. Una cosa è certa: il mondo delle assicurazioni auto si sta evolvendo e si stanno aprendo nuovi orizzonti normativi. Sarà interessante seguire gli sviluppi futuri di questa situazione e vedere come reagiranno i cittadini italiani. Nel frattempo, ci rimane solo l’opportunità di essere sorpresi da questi mutamenti imprevisti, che ci costringono a ripensare alle nostre convinzioni e abitudini.