Auto intestata a familiare o amico, il grande caos, nessuno sa cosa dice davvero la legge I Se sbagli sei nei guai
Sei mai entrato in ansia al solo pensiero di prestare la tua amata macchina a parenti, amici, conviventi o al tuo partner?
Bene, non sei il solo! Prestare la propria auto a qualcun altro non è proibito dalla legge, ma ci sono molte possibili insidie aa cui potresti andare incontro in caso di sfortunati incidenti. È fondamentale essere pienamente consapevoli delle possibili conseguenze spiacevoli prima di prendere questa decisione.
Innanzitutto, è importante sapere che se l’auto viene utilizzata continuativamente da una persona diversa dal proprietario per più di 30 giorni consecutivi, è necessario regolarizzare questa situazione e comunicarlo alla motorizzazione civile. In caso contrario, si rischia di incorrere in una sanzione pecuniaria che può variare da 705 a 3.526 euro e persino il ritiro del libretto di circolazione dell’auto. Questa regola vale anche per parenti molto stretti, quindi non si può fare affidamento su eventuali “favori di sangue” per eludere le formalità.
Un altro aspetto importante da considerare è viaggiare all’estero con un’auto che non è di nostra proprietà. È essenziale avere sempre con sé un documento che attesti, con firma autenticata in sede notarile, che l’auto è stata prestata volontariamente dal proprietario. Questo serve a dimostrare che l’auto non è stata portata all’estero in modo illecito, evitando possibili problemi doganali o legali.
Ma cosa accade se il conducente che ha in prestito l’auto riceve una multa o, peggio ancora, è coinvolto in un sinistro?
Le multe non comunicate sul posto saranno inevitabilmente a carico del proprietario dell’auto, che potrà successivamente rivalersi sul guidatore reale per ottenere il rimborso.
In caso di incidente senza colpa, l’assicurazione del veicolo coinvolto pagherà i danni subiti dalla vettura prestata. Tuttavia, se l’incidente è causato accidentalmente dal conducente e ci sono dei feriti, il guidatore dovrà affrontare le conseguenze dal punto di vista penale.
I danni materiali causati durante l’utilizzo dell’auto prestata saranno coperti dall’assicurazione del proprietario, a patto che quest’ultimo non abbia stabilito una clausola di guida esclusiva nel contratto o non siano state violate alcune regole come l’età minima del guidatore . Il proprietario dal canto suo potrà ritenere il guidatore responsabile per il risarcimento danni del veicolo e per l’aumento dei costi assicurativi (a causa del sistema Bonus Malus).
Insomma, prestare la propria auto può rivelarsi un’impresa piena di insidie e preoccupazioni. È fondamentale mettersi al riparo da possibili vincoli assicurativi e legali, stabilendo delle chiare regole e clausole prima di concedere l’auto a qualcun altro. La cautela è la parola d’ordine quando si tratta di affidare il nostro prezioso mezzo a qualcun altro, e agire con prudenza ci permetterà di evitare brutte sorprese e dormire sonni più tranquilli.