Auto, la nuova legge farà scomparire le utilitarie dal mercato I Potranno guidare solo le persone coi soldi
La nuova normativa europea Euro 7 in materia di motori, è al centro del dibattito per potenziali conseguenze che da essa possono derivare.
Obiettivo delle politiche nazionali e comunitarie e di conseguenza dei produttori e delle aziende automobilistiche o collegate al settore, è quello di rendere, nel giro di pochi anni, la mobilità europea e degli Stati membri completamente elettrica, con lo scopo di contrastare le emissioni inquinanti.
Nel frattempo si aggiungono alla lista delle regole anti-inquinamento le nuove disposizioni in materia da parte della Comunità Europea: la nuova normativa Euro 7 per i motori a combustione che entrerà in vigore dal 2025. La volontà è quella di far un favore all’ambiente ma non tutti sono così certi che possa funzionare.
A dichiararlo è Thomas Schäfer, Ceo del gruppo automobilistico tedesco Volkswagen, in occasione del suo incontro con la stampa al Consumer Electronic Show 2023 di Las Vegas, per presentare la nuova ID.7 del marchio, una berlina elettrica che non intende solo conquistare l’Europa ma andare oltre Oceano. La vettura fa parte del progetto di produzione di almeno nuovi 10 modelli ad emissioni zero entro il 2026.
Auto Euro 7: quanto può funzionare la nuova normativa europea?
L’amministratore delegato e ingegnere meccanico considera la nuova e più stringente normativa europea in fatto di emissioni e motori, già molto rigida rispetto ad altre realtà, una vera e propria “delusione” che comporterà delle conseguenze, prima fra tutte un aumento nel listino prezzi delle auto a discapito dei consumatori ovviamente. Uno scenario, quello europeo, in contraddizione.
Thomas Schäfer ha affermato ai microfoni della stampa, di essere molto deluso dalla proposta della Commissione Europea sulla nuova normativa Euro 7, che poteva sicuramente, secondo il Ceo, essere una grande occasione per contribuire alla decarbonizzazione nella razionalizzazione delle emissioni, ma rischia di andare totalmente sprecata e, anzi, creare danni inattesi.
Il rischio di danni inattesi per il settore e il mercato
L’inefficacia della nuova normativa europea deriva anche da obiettivi tecnici molto complicati da raggiungere per le aziende costruttrici, come dichiarato dallo stesso amministratore delegato, tra l’altro in tempi rapidi che non sono adatti e tipici del settore e delle fabbriche automobilistiche. Il fatto è poi che la Commissione Europea potrebbe anche riservarsi il diritto di cambiare, in maniera unilaterale, i cicli di omologazione delle vetture ogni anno.
Continua il Ceo che, al contrario, chi lavora nel settore sa di quanta stabilità e tempi di programmazione abbiano bisogno le auto, perché tutta questa fretta e confusione andrebbe solo a discapito dei consumatori e dei clienti. Un dato di fatto che le auto Euro 7 avranno costi più alti, ma si capisce da tutto quanto detto finora, questo il pensiero di Thomas Schäfer: omologazione di nuovi propulsori, nuove imposizioni sulle componenti, nuovi standard di sicurezza informatica. Costi ammortizabili su vetture di grandi dimensioni ma “il killer delle utilitarie” con motorizzazione tradizionale, secondo il Ceo di Volkswagen.