Autostrada, UE assesta durissimo colpo all’Italia | Ecco perché e come cambierà tutto
Le direttive comunitarie, in fatto di circolazione e infrastrutture stradali, sono state recepite all’interno del nuovo DDL Concorrenza: ecco cosa cambierà.
Essendo l’Italia all’interno e facente parte forse di uno dei più importanti organismi comunitari a livello mondiale, quale l’Europa, non può sottrarsi alle regole dettate da quest’ultima in qualsiasi campo. Non può far altro che recepirle e farle diventare parte del suo sistema di leggi, a cui i cittadini devono per forza di cose adeguarsi.
E la politica comunitaria investe tutti i campi, come sappiamo anche quello dell’automotive e della mobilità, tutto ciò che riguarda la circolazione e per ultimo ma non meno importante, sembra che l’Europa stia dettando regole alquanto rivoluzionarie anche in fatto di autostrade.
Si tratta di nuove norme che dovrebbero essere state recepite e quindi contenute nel cosiddetto DDL Concorrenza, un disegno di legge che ha già ottenuto da soli pochissimi giorni l’approvazione del Consiglio dei Ministri, che contiene numerose novità riguardanti vari argomenti, tra cui proprio la grande infrastruttura autostradale.
Partiamo infatti con l’elencarne qualcuna tra le più rilevanti, come quella delle concessioni autostradali, fortemente voluta dal Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, che come abbiamo detto è stata anche materia di approfondimento in sede europea.
Autostrade: nuove regole dall’Europa contenute nel DDL Concorrenza
In sostanza la nuova disposizione prevede che una parte dei pedaggi autostradali che gli automobilisti pagano, non andrà ai gruppi concessionari dell’ente autostradale, non solo nazionali ma anche internazionali, ma andrà allo Stato che si renderà in prima persona così responsabile di supervisionare il settore dei pedaggi e di realizzare opere pubbliche. Sarà a sua volta lo Stato poi a decidere quanto e a versare una specie di canone di questi pedaggi ai gruppi concessionari, che si occuperanno della solita manutenzione e dei lavori.
Naturalmente si tratta di una disposizione legislativa che inizialmente potrà mettere in una sorta di incertezza anche le casse delle Stato, che saranno obbligate a versare un canone prestabilito ai gruppi concessionari, ma che non avranno la certezza del valore dell’introito dei pedaggi.
Concessioni autostradali: ecco cosa cambierà
Ma dall’altra parte della medaglia ci sono appunto questi gruppi concessionari che potrebbero non aver preso proprio benissimo questa notizia, abituati com’erano a guadagni veramente ampi e soprattutto alla totalità dei pedaggi autostradali. Sempre questo DDL Concorrenza, come anticipato all’inizio contiene altre importanti novità che riguardano sempre il mondo delle concessioni.
Quest’ultime infatti avranno durata di 15 anni, non si rinnoveranno in automatico ma verranno aggiudicate tramite bando europeo, ancor prima della scadenza delle stesse, due anni prima. Questo già a partire dall’anno che verrà, prima grande prova generale.