Autostrade: si illumineranno da sole grazie all’energia della tua auto | L’innovativa tecnologia produrrà 30 Megawattora all’anno così
In sperimentazione, per la prima volta in assoluto, sulle autostrade italiane, un progetto davvero rivoluzionario in termini di innovazione e sostenibilità.
Il concetto di mobilità sta cambiando, di pari passo con i tempi si sta evolvendo in forme sempre più innovative e futuristiche, capaci di essere più funzionali e si tenta, anche più rispettose dell’ambiente che ci circonda. Affinché questa modernità possa efficacemente funzionare ci devono essere dei presupposti.
A partire dalle infrastrutture. Generazioni di veicoli moderni e tecnologicamente avanzati hanno necessariamente bisogno di un sistema di infrastrutture all’altezza. È in questo senso e verso questo obiettivo che sta lavorando anche il colosso delle strade italiano, Autostrade per l’Italia.
Il progetto è quello di arrivare e di sperimentare, almeno in questa prima parte, un sistema d’infrastrutture moderno, tecnologico e anche ecologico, è quello che intende fare per la sua rete di autostrade che attraversa tutto il nostro Paese. Il progetto porta il nome di “Kinetic energy harvesting from vehicles”.
Non è fantascienza ma è semplicemente futuro: è cominciata la fase iniziale di sperimentazione sulle autostrade di un innovativo sistema che prevede l’illuminazione di un’infrastruttura al solo passaggio di un veicolo. Per esempio, stazioni di servizio, caselli autostradali.
Autostrade: il progetto rivoluzionario in sperimentazione
Questo progetto e la sua relativa sperimentazione rappresentano un primato a livello mondiale, perché è la prima volta al mondo in autostrada per un’idea del genere. A firmarlo sono i tecnici di Movyon , un centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Autostrade per l’Italia. Ma come si mette in funzione un sistema così pensato?
Il sistema prevede l’impiego di una piattaforma tecnologica capace di trasformare l’energia cinetica dei veicoli in decelerazione, in energia elettrica, che altrimenti andrebbe dispersa ai freni. Questo progetto, così come studiato, si basa sull’impianto LYBRA, messo a punto dalla startup 20energy. In sostanza quando il veicolo passa sul modulo innesca un generatore elettromeccanico e intanto l’energia elettrica emessa diventa utilizzabile attraverso un convertitore elettronico che ne permette la connessione alla rete.
Innovazione e sostenibilità, i primi test in Toscana
Per la sperimentazione, il tratto autostradale prescelto è stato quello dell’A1. In particolare i primi test sono stati effettuati nell’area di servizio di Arno Est. Obiettivo prefissato dunque ottenere una piattaforma, integrata da sistemi di gestione e monitoraggio dell’autostrada, che possa inoltre essere capace di sviluppare e fornire energia green, insieme a quella prodotta dal sistema fotovoltaico.
Le prime stime, dopo un continuo attraversamento di circa 9.000 veicoli al giorno, attraverso l’impiego di un solo modulo sarà possibile produrre 30 Megawattora all’anno. Questo significa che si potrà ottenere una riduzione di 11 tonnellate di C02, quindi anche un gran risultato in termini di sostenibilità e ecologia, proprio come prefissato.