Autovelox, addio: gli automobilisti tirano sospiro di sollievo I La tassa più odiosa sta per scomparire
La sicurezza stradale è un tema di grande importanza in tutto il mondo e gli autovelox sono uno strumento nato per garantirla in quanto permettono di regolare la velocità dei veicoli e di prevenire gli incidenti stradali.
In primo luogo, è importante capire come funzionano gli autovelox. Questi dispositivi sono dotati di una telecamera che scatta una foto al veicolo in transito. La foto viene poi analizzata per determinare la velocità del veicolo. Se la velocità è superiore al limite imposto, il conducente viene multato. Gli autovelox possono essere collocati in diverse posizioni, come in prossimità di scuole, ospedali o in strade particolarmente trafficate.
La regolamentazione degli autovelox è essenziale per garantirne un uso corretto. In alcuni paesi, come l’Italia, gli autovelox sono soggetti a regolamentazione da parte delle autorità di controllo. Ad esempio questi devono essere presegnalati almeno 4 km prima della rilevazione, devono essere omologati e mantenuti regolarmente ed inoltre le multe inflitte dai dispositivi devono essere notificate entro un certo periodo di tempo e i conducenti stessi hanno il diritto di contestarle. Tutto questo aiuta a prevenire un uso improprio degli autovelox.
In alcuni paesi, gli autovelox sono stati sostituiti da altri strumenti, come i tutor. I tutor sono dispositivi che controllano la velocità media dei veicoli in una determinata tratta di strada. In questo modo, si può evitare il fenomeno delle frenate improvvise e dei rallentamenti bruschi che spesso si verificano nei tratti in cui sono collocati gli autovelox fissi.
E’ in vista un grosso cambiamento di rotta sull’uso degli autovelox da parte delle municipalità. Lo ha affermato il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture!
Nonostante la regolamentazione l’uso degli autovelox spesso è stato criticato perché considerato come un modo per fare cassa da parte dei Comuni. Infatti, la collocazione degli autovelox in alcune posizioni può essere interpretata come un tentativo di raccogliere multe, invece che di garantire la sicurezza stradale. Questo ha portato a polemiche e critiche da parte dei cittadini, che si sentono “puniti” per motivi economici.
A tal riguardo è intervenuto il neo Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini il quale ha sottolineato come sempre più spesso i comuni utilizzino gli autovelox per risanare i bilanci dei comuni piuttosto che garantire la sicurezza stradale e come sia necessario eliminare il problema partendo dalle basi, ossia trovare il modo per il sindaco e la giunta di adottare pratiche corrette ai fini di avere dei bilanci sani.
Matteo Salvini ha anche divulgato i numeri relativi alle sanzioni racimolate nel 2021 e quello che si evidenza è una tendenza veramente inquietante. Solo nella città di Milano sono stati raccolti 12, 9 milioni di euro, un record in Italia, mentre a Genova i proventi delle multe sono stati pari a 6,2 milioni di euro seguita da Torino con “soli” 5 milioni. Inoltre esiste un caso limite di un borgo nelle dolomiti bellunesi, Colle Santa Lucia , che ha incassato grazie ai dispositivi di controllo della velocità oltre 552 mila euro in un anno, nonostante il numero di abitanti sia pari a meno di 400 unità. Il dato finale in Italia parla di ben 46,9 milioni di euro raccolti nel 2021.
Una situazione che ovviamente deve essere prima o dopo sanata e che verrà sicuramente ridiscussa all’interno del più ampio processo di aggiornamento del codice della strada. Un impegno che Matteo Salvini ha più volte ribadito di voler prendere per rendere le strade sempre più sicure, soprattutto combattendo la guida sotto effetto di alcol e droghe e le alte velocità.