Autovelox, i sotterfugi legali per liberarsi dalla tegola della sanzione | Nel 7% dei casi possono fare cilecca
Gli autovelox, sono dispositivi elettronici e come tutte le strumentazioni, possono commettere qualche errore di misurazione.
Così come i conducenti sono obbligati a rispettare il Codice della Strada e non commettere infrazioni che potrebbero costargli multe molto care, anche le autorità, gli agenti accertatori che verificano il comportamento di chi circola su strada, devono fare altrettanto.
Non sono rari i casi in cui, dopo essersi beccati una multa, si può tentare di evitare di pagarla. Perché si sa che nel momento in cui le autorità emettono un verbale di multa, specie se è frutto del rilevamento di un autovelox, questo deve rispettare alcuni requisiti affinché sia valido e legittimo.
Nel caso contrario, impugnare il verbale di multa in un ricorso, dopo l’accertamento delle irregolarità, seppur avendo commesso l’infrazione, il conducente sarà libero di non pagare alcuna sanzione pecuniaria. Si tratta naturalmente di situazioni tutt’altro che ordinarie.
Delle vere e proprie eccezioni che però possono accadere. Può essere davvero comune la possibilità di errore di un dispositivo elettronico come l’autovelox, almeno un 7%. Si tratta pur sempre di uno strumento e come tale può presentare delle falle di misurazione. Qualsiasi mancanza nella procedura può essere impugnata dal conducente in caso di multa.
Autovelox: quando è il dispositivo a commettere errori
Per esempio un verbale di multa emesso proprio per eccesso di velocità, quindi grazie al rilevamento di un autovelox, deve contenere alcuni dati imprescindibili: parliamo di quei dati che rendono possibile e chiara l’identificazione del conducente, e del veicolo, che avrebbe commesso l’infrazione.
Le immagini rilevate dall’autovelox devono essere nitide e senza difetti, targa e foto del veicolo, se una delle due manca la multa non è assolutamente valida. Non solo mancante, anche se una delle foto appare sfocata, stessa cosa vale per le lettere e i numeri della targa che devono essere ben visibili. Quel modello di veicolo nella realtà deve corrispondere a quella targa e alle foto.
La possibilità che la multa sia non valida
Altro aspetto fondamentale riguarda di nuovo il dispositivo, ma dal punto di vista più tecnico. Esso deve rispettare tutti i criteri previsti di omologazione e certificazione, che si spera siano praticamente uguali su tutto il territorio nazionale. Infatti gli autovelox, proprio per evitare frequenti errori tipici della strumentazione elettronica e di taratura, devono essere sottoposti a periodiche ispezioni.
Queste devono essere assolutamente riportate, la più recente, nel verbale di multa che viene recapitato al conducente colpevole di infrazione. E non finisce qui il verbale potrebbe non essere valido se l’autovelox non è stato posizionato secondo legge e correttamente, magari nemmeno segnalato tempestivamente. Infine la multa potrebbe essere nulla se non vengono rispettati i tempi di notifica.