Autovelox, il trucco dei furbetti per non pagare la multa I È l’unico che funziona davvero ma stai attento
Sappiamo bene quanto ci piacerebbe sfrecciare liberamente per le nostre strade senza l’incubo degli autovelox, ebbene c’è chi ci riesce, anche se non sempre la fa franca.
L’inventiva degli automobilisti e sappiamo quanto siano bravi a mentire, ma chi è disposto ad affrontare un processo penale per scampare a una sanzione amministrativa? Si ricorda che la targa è considerata a tutti gli effetti un documento del mezzo e non si può modificare per nessuna ragione.
Esistono molti metodi, ma non tutti ottimali per mascherare la targa. Il più antico è lo scotch nero da elettricista applicato con precisione sopra lettere o numeri per cambiarli, ad esempio da C a G, o ancora applicare uno straccio che penzola dal bagagliaio direttamente sulla targa. Un must risulta essere il metodo della targa sporca di fango, utilizzato da cittadini delle grandi metropoli dove pare non si possa rinunciare alla gita su sterrato con la citycar, una vera novità per l’offroad.
Sullo stesso stile c’e chi non toglie il fumo nero emesso dallo scarico delle auto diesel pesantemente elaborate. Il passo successivo è un gioco di riflessi dati dalla collocazione dei CD vicino alla targa o alla pellicola per alimenti, gel o lacca per capelli direttamente sopra lettere e numeri in modo che il flash della macchina fotografica non veda i numeri.
Poi c’è il trucchetto dell’adesivo stampato appositamente con lettere e numeri inventati o, per gli amanti del riciclo, chi vuoi utilizzare targhe di auto radiate e la collocazione di esse sopra quelle originali, degni di 007.
I trucchi che non funzionano
Invece, per i più nerd si possono acquistare dispositivi in grado di disturbare il segnale dei Telelaser con un particolare flash: due sensori e una centralina ecco, basta poco per risolvere il problema? Ecco diciamolo, no, non servono a nulla se non a gonfiare e tasche di chi vende queste bravate.
Le motivazioni sono semplici: ormai i velox non utilizzano più flash e le loro telecamere sono calibrate alla perfezione, e infatti gli basta anche una sola lettera, per risalire alla targa. Per quanto riguarda il fumo nero è controproducente in quanto l’auto non passerebbe la revisione biennale, facendo così insospettire i poliziotti che potrebbero chiedere ulteriori accertamenti.
Nel caso di sostituzione/sovrapposizione è difficile capire come una persona abbia recuperato le targhe metalliche originali, in quanto al momento della radiazione di un veicolo per legge andrebbero consegnate al PRA per permetterne la distruzione, qui il concorso di colpa rischia di mettere nei guai il proprio giro di conoscenze e qualcuno potrebbe perdere il posto di lavoro. Volete realmente sapere quale sia i trucco giusto? Ve lo sveliamo noi: non osare mai, rispettare i limiti e magari partire quei 5-10 minuti prima o arrivare dopo e tutto andrà per il meglio.