Gli autovelox, l’incubo degli automobilisti che in parte sono tutelati da eventuali errori di rilevazione dalla soglia di tolleranza.
Ogni automobilista sa bene che tutte le strade e le autostrade del nostro Paese sono disseminate di dispositivi che hanno il compito di rilevare la velocità delle auto di passaggio, controllando che queste non finiscano per superare i limiti di velocità imposti dal Codice della Strada. Parliamo dei cari autovelox, uno strumento di controllo ma anche di prevenzione sulle strade italiane.
Attorno all’argomento autovelox gravitano varie questioni, affrontate ultimamente anche in quella che sarà la futura riforma e aggiornamento di alcune delle norme del Codice della Strada. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha più volte dichiarato il suo forte interesse a regolamentare in maniera ancora più trasparente e rendere omologati in modo uniforme, su tutto il territorio nazionale, gli autovelox.
Si tratta pur sempre di apparecchiature elettroniche e come tali possono presentare una minima possibilità di errori strumentali nelle rilevazioni. Questo ovviamente farebbe di certo la differenza dal punto di vista di un automobilista multato. Ecco che la legge prevede, anche se di poco, una soglia di tolleranza, un margine a tutela degli automobilisti.
Cerchiamo di fare chiarezza su quelle che sono le tolleranze previste dalla normativa del Codice della Strada. Quando l’automobilista incorre in una multa per superamento dei limiti di velocità rilevato da autovelox, al valore registrato dal dispositivo viene applicata una riduzione del 5% con un minimo di 5 km/h.
In pratica su questo tipo di multe, quelle per violazione dei limiti di velocità, la normativa prevede una soglia di tolleranza del 5% e non dei 5 km/h come spesso si crede. È meglio fare un esempio, nel caso di un autostrada dove il limite di velocità massimo è di 130 km/h, il massimo che può raggiungere la tolleranza dell’autovelox è 136 km/h. Si applica la riduzione del 5% così da ottenere un valore di 129,2 km/h.
Quando arriva invece la multa? Per esempio nel caso la velocità dell’automobilista superasse i 137 km/h: calcolando una riduzione del 5% su questo valore si otterrebbe 130,15 km/h, che è appena sopra il limite consentito. E lo stesso discorso vale per tutti i tipi di strade, extraurbane secondarie, principali e centri abitati, ognuna con i suoi limiti.
Questa soglia di tolleranza è in qualche modo un benefit per supportare e in qualche modo soccorrere l’automobilista che supera di poco i limiti di velocità. Ma basta davvero pochissimo per cambiare le cose ed essere multati. È davvero minima la differenza che può salvare o condannare alla multa il conducente. Nel verbale che viene notifica all’automobilista sanzionato, il valore che troverà riportato al suo interno, è già al netto della tolleranza.