Benzinai, uno su due ti vende carburante adulterato | Indagine della Guardia di Finanza rivela l’impensabile
Un benzinaio su due ti vende carburante adulterato, indagine shock della Guardia di Finanza su alcune attività del territorio italiano.
Tempi duri per i cari automobilisti italiani che non solo devono far fronte all’aumento continuo dei prezzi dei carburanti, oltre che al continuo mutamento del mercato automobilistico che lo sta spingendo a doversi adeguare alle auto elettriche che non proprio riesce ad amare. Ma in fondo, visti i tempi che corrono, potrebbero anche essere convenienti e ci spieghiamo meglio.
Attualmente sembra che i cari benzinai italiani si divertino a fare i furbetti. Non sono poche, in realtà, i trucchetti smascherati da tempo ormai, utilizzati proprio da questa categoria di lavoratori a discapito del povero malcapitato automobilista. Senza considerare poi, il mercato nero del carburante, messo in atto da quei benzinai che, acquistano del carburante dal proprio rifornitore senza farlo mettere in fattura, per rivenderlo e guadagnarci il prezzo pieno, senza doverci pagare altre tasse.
Ci sono poi coloro che alterano il funzionamento delle pompe, soprattutto per quello che riguarda il self service. Non sarebbe certo il primo caso, segnalato dalle forze dell’ordine in cui la pompa non si azzera, mettendo meno carburante di quello che l’automobilista paga o un self che costa quanto un servito.
A tutto questo però, sembra aggiungersi un’altra pratica che potrebbe essere anche dannosa per l’automobile stessa.
Una lancia a favore dell’elettrico
Detto tra noi, in questo mondo di furbetti del carburante, forse possiamo effettivamente affermare che l’elettrico potrebbe essere una vera e propria svolta. In che senso? Se si considerano tutte le truffe che i benzinai possono perpetuare a discapito dell’automobilista, l’elettrico diviene un modo di prevenire spiacevoli sorprese.
Probabilmente agire su una colonnina di ricarica e manometterla per “fregare”, l’automobilista malcapitato, non è certo semplice, mentre le manomissioni delle pompe di benzina sembrano ormai essere all’ordine del giorno.
Benzina adulterata
In una recente operazione che ha riguardato nello specifico la regione Lazio, sono intervenuti Guardia di Finanza e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, per controlli specifici sulla qualità della benzina che viene poi utilizzata per i rifornimenti. Ebbene, i dati raccolti non sono affatto incoraggianti.
Nel 50% dei distributori che sono stati controllati utilizza carburante adulterato, che non risponde ai canoni qualitativi a cui ci si dovrebbe attenere in questi casi. Insomma, mettono nelle nostre auto una sorta di carburante annacquato che potrebbe anche danneggiare il motore.