Rispetto alla “sorella” maggiore ha un’impostazione più votata al comfort, come confermano alcune soluzioni tecniche e costruttive.
Il manubrio è stato posizionato più in alto ad una diversa altezza e maggiormente orientato verso il pilota, mentre le pedane laterali sono state collocate più in basso e in posizione più arretrata: tutto ciò in modo da consentire una posizione di guida più eretta e, per certi versi, meno estrema e sacrificata.
Non solo, ma anche dal punto di vista meramente tecnico ci sono alcune novità, che evidenziano la volontà di proporre qualcosa di meno raffinato, ma altrettanto valido, rispetto alla R nineT.
Facendo un confronto con quest’ultima, la versione Scrambler presenta infatti un nuovo serbatoio (con capienza massima pari a 17 litri) realizzato in lamiera d’acciaio (anziché in alluminio, notoriamente più costoso), l’adozione di cerchi in lega al posto dei classici cerchi a raggi e la forcella di tipo telescopico con soffietti in gomma (aventi un’escursione di 125 mm) in luogo di quella a steli rovesciati.
Nel ¾ posteriore balzano immediatamente all’occhio gli scarichi alti, progettati per garantire una sonorità profonda e coinvolgente.
A motorizzare la R nineT Scrambler ci pensa il noto e apprezzato boxer bicilindrico di 1170 cm3, erogante una potenza di 110 cv a 7.750 giri e in grado di sviluppare 116 Nm di coppia massima a 6.000 giri. In abbinamento troviamo una trasmissione manuale a sei rapporti ad innesti frontali mentre il sistema di raffreddamento è di tipo misto aria-olio.
Il propulsore soddisfa la normativa antinquinamento Euro 4: merito della nuova mappatura e del nuovo sistema di alimentazione, che sfrutta un filtro del carburante ai carboni attivi.
La ruota anteriore ha una misura di 19 pollici, mentre quella posteriore da 17 pollici mentre l’impianto frenate è composto da dischi di 320 mm davanti e 265 mm dietro.
L’ABS è di serie, con il controllo di trazione ASC disponibile a richiesta.
Come già avviene per la variante Roadster, anche per la Scrambler BMW ha previsto un’ampia gamma di personalizzazioni: una su tutte è rappresentata dalla possibilità di smontare il telaio del passeggero, rendendo la moto monoposto.
Una piacevole sorpresa potrebbe essere concretamente rappresentata dal prezzo, che si preannuncia molto interessante: si parla infatti di circa 12’500 €.