Bollo auto addio, c’è l’ufficialità: finalmente non lo paghi più I Risparmio enorme per tantissimi italiani
Una notizia senza precedenti per gli automobilisti e il settore dell’automotive, si va verso l’addio al superbollo.
Da poco giunta la notizia, che il governo stia lavorando con il Ministero dell’Economia e delle Finanze all’abolizione di una tassa molto combattuta e odiata. L’esecutivo via delega fiscale ha intenzione di intervenire sulle cosiddette “microtasse”, tra queste proprio la tassa del superbollo. Il governo si è dato un tempo di due anni per la piena attuazione.
Il superbollo, una tassa davvero odiata, introdotta nel 2011, che alcuni automobilisti sono obbligati a pagare per la proprietà della propria automobile con potenza superiore ai 185 kW o 252 cv, oltre i quali si pagano 20 euro per ogni kW extra rispetto alla quota del bollo auto.
L’importo del superbollo funziona così: la quota, l’importo totale da pagare si riduce dopo cinque anni del 60%, dopo dieci del 30% e dopo quindici anni del 15% dalla data di immatricolazione della vettura. Dopo venti anni non esiste più l’obbligo di pagare il superbollo. Nel caso si acquistasse un automobile nuova di grossa cilindrata, pensiamo che il superbollo può costare anche più di 5.000 euro.
Verso l’abolizione del superbollo, una notizia confortante
Accolta da tutti come una notizia molto favorevole e a tutela di una parte degli automobilisti, nonostante quella che interessi alla larga maggioranza delle persone sia la comune tassa di bollo sulle automobili meno potenti, anche il Presidente dell’Aci Sticchi Damiani ha concordato nel ritenerla, secondo le sue dichiarazioni, iniqua e inutile, e di appoggiare assolutamente l’iniziativa dopo ben undici anni di attesa.
Una tassa secondo il massimo rappresentante dell’Aci che rappresenta una vera e propria anomalia, con l’immediata conseguenza di bloccare, di non incentivare il mercato automobilistico nazionale, che va ricordato, ha l’onore di avere i nomi più prestigiosi di costruttori di auto di lusso a livello mondiale. L’abolizione del superbollo darà finalmente respiro e libertà di acquisto, senza quelle che definisce artificiali limitazioni.
Meno tasse sui cittadini e sulle famiglie italiane, un supporto al settore automotive
Anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini applaude all’iniziativa come un modo per supportare l’industria e il settore dell’automotive e di conseguenza anche il mercato. Una tutela in più per una parte di cittadini e famiglie italiane, meno tasse. Mentre si attende che l’Europa dia il suo lascia passare e consenta l’uso dei biocarburanti come fonti alternative green di alimentazione per la mobilità in transizione a partire dal 2035.
Una tassa che non risulta redditizia ma che con il suo peso, grava sulle spalle del mercato automobilistico. Naturalmente tutto dipende, e anche la riuscita dell’eliminazione del superbollo, dalle risorse disponibili per rendere attuabile la riforma. Su questo Confindustria ha espresso le sue perplessità, ritenendo in dubbio la capacità delle coperture finanziarie.