Bollo auto, giudici condannano l’Agenzia delle Entrate | Non ti chiedono più quelli non pagati
Agenzia delle Entrate condannata per quello che riguarda il bollo auto. Quelli che non paghi non te li possono più chiedere.
Dicono che la crisi economica dell’Italia intera si contrasta combattendo l’evasione fiscale. Quest’ultima è una piaga che sembra quasi impossibile da debellare, come se purtroppo ormai ci fosse e ci si deve convivere. Ovviamente, in questi anni, molto è stato fatto per evitare che, banalmente, i cittadini non pagassero le tasse, ma non sembra abbastanza.
Ricordiamo infatti, dell’introduzione della fattura elettronica, ora obbligatoria per tutti i professionisti, anche per i forfettari. Questa unita poi a una serie di controlli fiscali che lo stato ha deciso di inserire per contrastare i furbetti delle tasse, ma ancora non ci siamo.
Una delle tasse su cui vi è il maggior tasso di evasione, probabilmente questa è proprio il bollo auto. La tassa di possesso non piace affatto agli automobilisti, che la trovano ingiusta e anche mal gestita dalla regione.
Proprio le regioni, sono coloro che gestiscono tale tributo determinando anche eventuali sconti e provvedimenti. Ma sembra che questo non si sufficiente per fare in modo che, tutti i possessori di un’automobile, salvo diversa indicazione paghino i bolli, ci sarà sempre qualche furbetto.
Esenzioni e provvedimenti per chi non paga
Alcuni soggetti e alcune automobili possono godere dell’esonero del pagamento del bollo auto. Innanzitutto godono di esenzione le auto elettriche, almeno per i loro primi 5 anni di dall’immatricolazione, 3 sono gli anni di esenzione per le auto ibride. Esenti anche le persone disabili, che hanno difficoltà nella deambulazione e le cui auto sono adeguate all’utilizzo da parte loro. Infine, a godere di esenzione sono le auto d’epoca, ovvero, quelle che sono immatricolate da più di 30 anni.
Per tutti gli altri che non pagano il bollo pur avendone l’obbligo, è previsto l’invio delle cartelle esattoriali, con conseguente blocco amministrativo della vettura.
La prescrizione
Esattamente come un qualsiasi altro debito di cui si è titolari, anche il mancato pagamento del bollo auto ha la sua prescrizione. La regola ci dice che, se entro 3 anni dal mancato pagamento del tributo, questo non viene in alcun modo notificato al debitore, esso si ritiene prescritto.
Quindi l’automobilista che riceve comunicazione dopo 3 anni può fare ricorso. Questo è quello che ha fatto un automobilista di Agrigento che ha vinto contro l’agenzia delle entrate.