Il bollo auto è una tassa che ogni proprietario di un veicolo deve pagare annualmente per poter circolare legalmente sulle strade italiane. Tuttavia, non sempre la scadenza del pagamento viene rispettata e si rischia di incappare in sanzioni e multe, oltre a dover affrontare la confisca del veicolo.
Innanzitutto, va precisato che la normativa sulla riscossione del mancato pagamento della tassa di circolazione prevede sanzioni differenti a seconda del ritardo accumulato. Se si paga il bollo entro i primi 14 giorni dalla scadenza, la sanzione sarà dello 0,1% dell’imposta per ogni giorno di ritardo. Se si paga dal 15esimo al 30esimo giorno, l’automobilista dovrà pagare invece 1/10 dell’imposta. Se ci si mette in regola dal 30esimo al 90esimo giorno, la sanzione da pagare è dell’1,67% dell’imposta. Un bollo auto pagato dal 90esimo giorno a un anno dalla scadenza viene invece maggiorato del 3,75%.
Ma cosa succede se si accumulano bolli auto non pagati per diversi anni? Le sanzioni si inaspriscono, arrivando, in alcuni casi, alla radiazione e alla confisca del veicolo. Il mancato pagamento della tassa di circolazione per almeno tre anni consecutivi comporta, infatti, la notifica dell’avviso dell’avvio del procedimento
Ma c’è un’altra opzione che molti scelgono per evitare di pagare i bolli auto: sfruttare la prescrizione. Trascorsi 3 anni di tempo, i bolli auto non pagati vanno infatti in prescrizione, come ogni altro tributo. Il calcolo si fa partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui deve essere versata la tassa. Dal momento in cui scatta la prescrizione del bollo auto, l’Agenzia delle Entrate non può più pretendere nulla.
Tuttavia, l’annullamento per prescrizione non è automatico ma è il proprietario del veicolo che deve presentare ricorso. Può capitare di ricevere comunque la cartella di pagamento, inviata per errore. In questo caso, l’automobilista deve presentare ricorso alla Commissione tributaria provinciale entro 60 giorni dal ricevimento della notifica. Per non vedere annullato il ricorso, è necessario anticiparlo con la richiesta di mediazione tributaria, versando l’atto all’ente che contesta il mancato pagamento, che ha 90 giorni per annullare la richiesta di pagamento.
In alternativa, l’automobilista può proporre anche un ricorso in autotutela per prescrizione bollo auto. La richiesta di annullamento va inviata con raccomandata con ricevuta di ritorno o con posta elettronica certificata alla Regione o alla Agenzia delle Entrate. La risposta non è obbligatoria ma può arrivare entro 30 giorni.
In conclusione, non pagare i bolli auto può comportare conseguenze molto gravi, come la radiazione del veicolo o la confisca del mezzo. È quindi fondamentale rispettare le scadenze dei pagamenti e mettersi in regola tempestivamente per evitare sanzioni e multe sempre più onerose. In caso di difficoltà economiche, è possibile richiedere dei piani di rateizzazione dei debiti con le Regioni o le Agenzie delle Entrate competenti.
Infine, è sempre meglio prevenire che curare, e per evitare di incappare in sanzioni e multe per bolli auto non pagati, è importante seguire alcune semplici regole come tenere sempre sotto controllo le scadenze dei pagamenti, segnare le date su un calendario o utilizzare un promemoria sul proprio smartphone