Bollo auto, scatta la rottamazione: ferma il pagamento se hai degli arretrati | È tutto in prescrizione
Una tassa molto invisa ma del resto obbligatoria, quella del bollo auto: cosa succede all’automobilista che dimentica di pagarlo?
Ormai è risaputo, che è tra le tasse più odiate dai contribuenti italiani, una in particolare, che interessa da vicino gli automobilisti, quella del bollo auto. Una tassa di possesso, che non ha nulla a che fare con la circolazione, un onere annuale per coloro che sono proprietari di un veicolo iscritto negli archivi del PRA, il Pubblico Registro Automobilistico.
Una tassa regionale, infatti il suo importo può variare non solo per questo motivo ma anche in base alle caratteristiche tecniche, specie in base alla potenza, del veicolo. Ci sono infatti modelli di auto, prendiamo ad esempio le supercar, che devono versare un ingente superbollo.
Ma cosa succede realmente all’automobilista che per dimenticanza, distrazione o per volontà propria, non paga la tassa del bollo auto entro il limite di scadenza prevista? Innanzitutto l’importo da pagare lieviterà inevitabilmente, perché a quello originario si aggiungerà il peso delle sanzioni, e quindi gli interessi di mora.
L’aumento dell’importo crescerà gradualmente a partire da un minimo 0,1% fino ad arrivare a un 3,37%, questo nel caso pagherà dal 90esimo giorno a un anno dalla scadenza. Ma coloro che proprio non ne vogliono sapere, e ancora dopo un anno non pagano il bollo auto, la sanzione entro cui andranno incontro si appesantirà almeno del 30% del valore dell’importo non corrisposto.
Cosa succede se non paghi il bollo dell’auto
A questo, vanno aggiunti ulteriori interessi di mora allo 0,5%, in base a ogni semestre di ritardo del pagamento. Non finisce qui, questo ritardo potrebbe significare anche fermo amministrativo del veicolo. Dopo tre anni dal mancato pagamento di bollo, la vettura sarà soggetta a cancellazione d’ufficio dall’archivio del PRA.
Gli agenti di Polizia ritireranno targhe e carta di circolazione. Ma c’è un ma in tutto questo e cioè che la tassa di bollo nel nostro Paese è soggetta a prescrizione triennale. Ovviamente prima della prescrizione ci sono gli avvisi di accertamento della Regione, i solleciti di pagamento, le notifiche dell’Agenzia delle Entrate con le cartelle esattoriali, preavviso di fermo dell’auto.
Prescrizione del bollo auto: scatta l’esenzione
Ma in tutto ciò c’è anche una buona notizia, per alcuni. Che con la nuova legge di bilancio 2023, le istituzioni hanno voluto offrire una sorta di agevolazione a quei contribuenti ritardatari sul pagamento del bollo auto, offrendo la via dell’esenzione del debito.
Ma questo accade solo per somme inferiori a 1.000 euro e per importi non dovuti precedenti al 2015. Per coloro che sono più avanti con gli anni, non c’è l’esenzione ma ci sono comunque delle agevolazioni rispetto a interessi di mora e sanzioni. La raccomandazione è quella di fare attenzione alla scadenza.