Bonus carburanti 2023, c’è la fregatura: li paghi lo stesso I Cambiano le regole, tutti scontenti
Il bonus carburante è stato introdotto per aiutare i lavoratori alle prese con il rincaro del prezzo dei carburanti. Il decreto legge 5/2023 che regola il bonus carburanti ha subito una sostanziale modifica ed è stato introdotto l’obbligo al versamento dei contributi per il bonus
Il decreto DL 5/2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. In esso sono presenti misure di maggior controllo sui prezzi applicati dai gestori, ma nessun taglio alle imposte. Generalmente questo tipo di benefit viene escluso dal reddito, ma con l’ultima modifica l’esclusione dei contributi non è più prevista. La notizia ha scontentato tutti.
Si ripropone quindi un beneficio per i lavoratori dipendenti analogo a quello previsto dal Dl 21/2022 del Governo Draghi, ovvero il bonus carburante di importo fino a 200 euro, che i datori di lavoro privati possono erogare ai dipendenti ma con questa sostanziale aggiunta.
All’articolo 1, comma 1, del provvedimento, infatti, è stata aggiunta la seguente frase: “l’esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore, disposta dal primo periodo, non rileva ai fini contributivi“. Il testo è stato approvato dalla Camera il 21 febbraio.
Una novità che incide notevolmente sulla convenienza di questa agevolazione introdotta per aiutare i cittadini a contrastare gli effetti dell’aumento del costo dei carburanti. Versare i contributi significa che datori di lavoro e lavoratori devono fare i conti con un costo aggiuntivo superiore al 30 per cento.
Dettagli del Bonus
Secondo il dossier di lettura redatto dal Servizio studi della Camera dei deputati, la precisazione introdotta nel decreto legge 5/2023 in fase di conversione è conforme all’interpretazione contenuta nella relazione tecnica del decreto, che non contempla effetti in termini di minori entrate contributive. Sempre secondo il dossier, la nuova interpretazione “si fonda sulla considerazione che l’esenzione aggiuntiva (cioè il nuovo bonus carburante, ndr) non è posta ai sensi del testo unico delle imposte sui redditi“.
Nel decreto legge per la trasparenza oltre ai nuovi buoni benzina non imponibili ai dipendenti è tornato il bonus trasporti da 60 euro. Il dl 5/2023 infatti, prevede anche il rifinanziamento con 100 milioni di euro per il bonus trasporti previsto dal decreto Aiuti n. 50/2022 del Governo Draghi, per l‘acquisto di biglietti e abbonamenti al trasporto pubblico locale da parte di studenti e lavoratori .
Sarà riservato però a soggetti con reddito complessivo non superiore a 20mila euro mentre in precedenza il limite era fissato a 35mila euro. In questo caso bisogna attendere un decreto ministeriale per il dettaglio delle modalità di erogazione.