Bonus trasporti, il trucco clamoroso: non paghi più per bus e treni I È tutto legale, svolta pazzesca
C’è grande fermento tra i ministri dell’Economia, del Lavoro e delle Infrastrutture e Trasporti per la firma del decreto di attuazione del Bonus trasporti 2023, la misura non è nuova, ma è già introdotta lo scorso anno per supportare famiglie, studenti e lavoratori nell’acquisto di abbonamenti del trasporto pubblico.
Il Bonus si trova all’interno del pacchetto di misure contenute nel Dl n. 5/2023, noto come decreto Carburanti, successivamente convertito con modificazioni nella legge n. 23 del 10 marzo 2023, e può vantare una dotazione finanziaria pari a 100 milioni di euro.
Il provvedimento volto ad aiutare le persone economicamente più fragili e maggiormente colpite dal rincaro dei prezzi dei prodotti energetici. Incentivando, al tempo stesso, l’uso dei mezzi pubblici a scapito dei veicoli privati, al fine di migliorare la sostenibilità ambientale.
Il Bonus trasporti 2023 si può utilizzare per acquistare abbonamenti relativi ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, oppure per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Il buono può essere pari fino al 100% della spesa da sostenere ed è riconosciuto, in ogni caso, nel limite massimo di 60 euro per ciascun beneficiario a seguito dell’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2023, di un abbonamento, annuale, plurimensile o mensile.
Il buono emesso è nominativo e utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento annuale o mensile durante il mese in corso. Ed è proprio quello che scatta il trucco clamoroso: risulta infatti possibile fare una richiesta al mese, ottenendo così più bonus per persona fisica, a che se, com’è facile supporre, tutto dipende dalla disponibilità dei fondi.
Reddito inferiore a 20.000 euro per il bonus
Ricordiamo che possono richiedere il Bonus trasporti 2023 solamente le persone che nell’anno 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro. Nel caso in cui uno non sapesse in anticipo il costo dell’abbonamento, si può richiedere in ogni caso un bonus da 60 euro, ma se l’abbonamento costa meno i fondi non utilizzati tornano al mittente e rimessi in circolo per altri utilizzatori.
Anche nel 2023 si potrà richiedere il Bonus Trasporti sia a titolo personale che per conto di un minore fiscalmente a carico, per capirsi i propri figli, eseguendo normalmente l’accesso e la registrazione al portale e indicando il codice fiscale del beneficiario.
Invece i figli maggiorenni dovranno provvedere in maniera autonoma alla richiesta del buono. Resta in ogni caso il limite del reddito complessivo individuale conseguito nell’anno di imposta 2022 non superiore a 20.000 euro: nel caso in cui il beneficiario sia minore, questo requisito deve esistere in relazione al minore beneficiario del buono.