Di Marco Merlo
Dopo oltre 30 prototipi costruiti, 300 ore di permanenza nella galleria del vento, più di 200 set di pneumatici e quasi 500mila chilometri alla rassegna elvetica il marchio Bugatti svela la nuova Chiron, una delle automobili più prestazionali ed esclusive sino ad ora costruite.
Esteticamente lascia senza fiato e riprende alcuni elementi tipici della casa francese, come la calandra stretta e bombata. La fanaleria anteriore è sottile e si sviluppa molto in lunghezza e dotata delle ormai irrinunciabili luci a LED. La fiancata ha un design più morbido, con una sorta di arco che va ad avvolgere e raccordare il montante A con la parte bassa della fiancata, che integra anche le minigonne. Nella coda spiccano i gruppi ottici sottili e con effetto tridimensionale: di grande impatto anche il voluminoso alettone posteriore e i grossi scarichi posizionati al centro. Non mancano poi tutti i più moderni sistemi di aerodinamica attiva.
La parte che forse risulta meno mutata rispetto alla Veyron è l’abitacolo, che conserva un’impostazione molto tradizionale, eccezion fatta per la nuova strumentazione parzialmente digitale e l’impianto di infotelematica aggiornato. Per la prima volta in assoluto, poi, il vano destinato a contenere l’airbag è in carbonio. Per i sedili la scelta può essere effettuata tra quelli standard e quelli a guscio, maggiormente avvolgenti.
Anche il telaio della nuova Chiron è realizzato interamente in fibra di carbonio, più leggero di 8 kg rispetto a quello della Veyron e offre una rigidità torsionale senza pari, a livello delle migliori vetture da competizione LP1.
Debutta poi un sistema per gestire la risposta del telaio, configurabile secondo cinque modalità: Lift, EB Auto, Autobahn, Handling e Top Speed. Grazie a questo sistema è possibile gestire l’altezza da terra della vettura e la risposta degli ammortizzatori a seconda del fondo stradale che si sta percorrendo.
Sotto il profilo motoristico la Chiron adotta un W16 quadriturbo da 8 litri di cilindrata, in grado di erogare una potenza di 1.500 cavalli e fornire una coppia massima che si attesta a ben 1.600 Nm, disponibile già tra i 2.000 e i 6.000 giri. A scaricare tanta potenza sull’asfalto ci pensa la trazione integrale e la trasmissione robotizzata a doppia frizione con sette rapporti. La velocità massima, autolimitata, è di 420 km/h mentre lo scatto 0-100 viene coperto in soli 2,5 secondi.
L’impianto frenante ha dischi carboceramici con pinze in alluminio, a 8 pistoncini all’avantreno e a 6 pistoncini al retrotreno. La Chiron “calza” pneumatici progettati e realizzati in esclusiva, che misurano 285/30 R20 all’anteriore e 335/25 R21 al posteriore. Il raffreddamento annovera un serbatoio da ben 37 litri, mentre l’impianto di scarico è in titanio.
La Chiron sarà costruita in soli 500 esemplari, venduti al prezzo base (tasse e personalizzazioni escluse) di 2,4 milioni di euro.