Caos tasse auto e diritti di invalidità: rischi di pagare lo stesso se non tuteli in questo modo
Non è facile districarsi nel caos delle tasse auto e i diritti del contribuente, specie se portatore di certe condizioni: ecco cosa c’è da sapere.
È risaputo che ogni automobilista, ogni proprietario di veicolo che circoli su strada, ha alcuni oneri da rispettare, entro precise scadenze, per non incorrere in multe e sanzioni. Tra le tasse da corrispondere obbligatoriamente c’è quella di bollo, che tra le tante, è forse quella che si fa veramente fatica a pagare.
Si tratta infatti di una tassa sulla proprietà del veicolo, di natura regionale, da versare annualmente, per ogni mezzo registrato al PRA. Naturalmente come ogni tassa, prevede disposizioni che la regolano e che comprendono non solo modi e tempi di pagamento ma anche eccezioni.
Per eccezioni si intendono agevolazioni e esenzioni che possono riguardare categorie specifiche di veicoli e conducenti. Visto che si tratta di una tassa di appannaggio regionale, ogni ente Regione avrà il potere di decidere sui requisiti per accedervi, tra i quali ai primi posti c’è la condizione di invalidità.
Ma cerchiamo di mettere un po’ di ordine nel caos che riguarda le tasse auto, in relazione soprattutto a quelli che invece sono i diritti del conducente, specie nel caso egli sia portatore di un’invalidità, il che potrebbe cambiare le carte in tavola. Come tutelarsi in modo da non rischiare di pagare lo stesso anche se si è esonerati?
Caos tasse auto e diritti di invalidità: i requisiti per l’esenzione
C’è da chiarire prima di ogni altra cosa che condizione di invalidità non per forza significa esonero dal pagamento del bollo e neppure le percentuali di tale problematica incidono per forza sull’esenzione, ma di mezzo ci sono altri e vari requisiti da rispettare.
Tra queste la condizione stessa del conducente portatore di invalidità e altri requisiti, quali ISEE e cilindrata del veicolo guidato. In riferimento all’articolo 3 comma 3 Legge 104 del 1992, affinché si proceda con l’esenzione dal pagamento del bollo, è necessario comprovare una disabilità grave del conducente.
Cosa sapere e come tutelarsi per godere dell’esenzione
Cecità, pluri-amputazioni, sordità, disabilità psichica, ridotte capacità motorie. Per quanto concerne l’ISEE e il suo valore, questo diventa requisito fondamentale se il veicolo guidato dalla persona portatrice di invalidità è intestato a un familiare (se intestato allo stesso, l’ISEE non è necessario).
In questi casi il suo valore non deve superare i 2.840,51 euro. Al fine di ottenere l’esenzione, meglio ancora se l’auto è direttamente intestata all’interessato che gode dei diritti di invalidità. Per finire, il tassello della cilindrata dell’auto è fondamentale. Essa infatti non può essere superiore ai 2.800 centimetri cubici per veicoli nuovi o usati a diesel, non superiore a 2000 cc per quelli a benzina. Ecco quindi tutto ciò che devi sapere per non rischiare di pagare anche quando non dovresti.