Caro benzina, automobilisti già alla canna del gas | Arrivano notizie allarmanti, preparati a buttare via le chiavi
Doveva essere diverso il rientro dalle vacanze per molte famiglie, invece non è stato così, dato che la situazione alle pompe è rimasta invariata: ogni pieno all’auto è insostenibile e l’inverno non si prospetta migliore.
Tutti speravamo che, dopo il lungo esodo estivo che porta inesorabilmente all’aumento dei prezzi, terminato agosto, sarebbero tornati nella norma, sempre alti ma pur sempre abbordabili. Invece ogni settimana che passa è tutto l’opposto: i prezzi salgono e non accennano a fermarsi.
Negli ultimi giorni ci sono stati nuovi rialzi sui costi dei carburanti. Parliamo soprattutto del diesel, al servito, è arrivato a 2 euro al litro, il motivo di tutto ciò è dovuto alle decisioni prese dai Paesi produttori di petrolio che, non fanno altro che dare adito a queste speculazioni.
Basta guardare gli ultimi dati per comprendere quanto drammatica stia diventando la situazione nel nostro Paese. Se uno analizza la media dei prezzi praticati, comunicati dai gestori delle stazioni di servizio all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy noterà come i segni siano vertiginosamente verso il più.
Se guardiamo la benzina self service di mercoledì 6 settembre si arriva a quota 1,959 euro/litro (+1 millesimo rispetto alla precedente rilevazione), con le compagnie a 1,965 e pompe bianche a 1,947. La media del diesel self service è pari a 1,864 euro/litro (con un +2 millesimi) con le compagnie a 1,869 e la pompe bianche a 1,852. Nella modalità servito, la media della benzina ha toccato quota 2,1 euro/litro come nelle altre compagnie, dove al massimo si abbassa a 2,00 euro/litro. Il diesel servito è arrivato a a 2,000 euro/litro, mentre solo nelle pompe bianche resta leggermente inferiore.
I prezzi alla pompa salgono
Per chiudere la panoramica, la situazione risulta maggiormente tragica con la benzina sulle autostrade. La verde al self service 2,028 euro/litro e al servito 2,276. Il diesel self service 1,946 euro/litro (servito 2,203).
Il trend sui carburanti quindi non accenna a diminuire, anzi diventa un vero salasso per gli italiani. Colpa delle ultime decisioni del Governo? In realtà no, più che altro dipende dalla decisioni prese nelle ultime ore dai Paesi che producono ed esportano la materia prima.
I motivi che portano all’aumento
Stiamo parlando della strategia dell’OPEC+, il cartello formato dai Paesi arabi produttori petroliferi nel quale c’è anche la Russia che mira a sostenere le quotazioni del petrolio.
Negli ultimi giorni la cifra per un barile si è attestata a 90 dollari, un prezzo decisamente in rialzo rispetto a quelli solo della scorsa primavera, il motivo, soprattutto per la presenza della Russia è presto detto, speriamo che questa situazioni non peggiori con il peggiorare inesorabile del clima.