Caro carburanti, dall’Europa la notizia choc: il prezzo benzina aumenta per legge I Tegola assurda sugli automobilisti
La situazione energetica in Europa sembra essere sempre più complicata e i cittadini si trovano a dover fronteggiare nuovi dazi e aumentare sui carburanti.
La recente crisi energetica e la dipendenza dalla produzione russa hanno già messo a dura prova l’Europa, ma ora la Commissione Europea ha deciso di imporre dazi alle aziende estrattrici di petrolio in base alle emissioni inquinanti a partire dal 2027.
Chi ne farà le spese ? I consumatori finali, che si troveranno a dover affrontare aumenti significativi sul prezzo della benzina, simili, se non peggiori, rispetto a quelli dell’inverno scorso.
Nel frattempo la nuova normativa sulle Euro 7 è stata definita e ciò comporterà un aumento del prezzo delle automobili a causa dell’adattamento di quest’ultime e reso necessario ai fini di rispettare le nuove norme sull’inquinamento. A tutto questo si aggiunge appunto un’altra “mazzata” in arrivo: la nuova direttiva europea 2023/959, che obbliga le aziende petrolifere a pagare una tassa in base alle emissioni di CO2 per la produzione dei carburanti da immettere sul mercato.
E chi pagherà il costo supplementare? Ovviamente i consumatori!
Vediamo nel dettaglio come funziona questo meccanismo: esistono aziende di vari settori che investono in progetti a tutela dell’ambiente guadagnando dei crediti che possono essere venduti sul mercato. Le grandi aziende fortemente inquinanti possono acquistare questi crediti pagando un prezzo in euro per tonnellata di CO2, compensando così le loro emissioni.
Le istituzioni europee hanno stabilito un prezzo massimo di 45 euro per tonnellata di CO2, che si tradurrebbe in un aumento di 10 centesimi al litro per la benzina e di 12 centesimi per il gasolio.
Tuttavia, osservando la progressione dei prezzi sul mercato ETS (Emissions Trading System), si prospettano scenari molto preoccupanti. Il prezzo delle emissioni è aumentato da 8,34 euro nel gennaio 2018 a una previsione di 86,17 euro nel 2023 e 96,19 euro nel 2024. Una crescita esponenziale della domanda potrebbe addirittura portare il prezzo per tonnellata di CO2 a 200 euro, corrispondente a un aumento di 53 centesimi al litro di gasolio e 47 centesimi al litro di benzina. Di conseguenza, il prezzo finale potrebbe arrivare a 2,288 euro al litro per la benzina e 2,191 euro al litro per il gasolio. E questi prezzi potrebbero continuare a salire se i paesi dell’UE non adottassero ulteriori misure di contenimento dei costi.
È evidente che i consumatori si trovano di fronte a un futuro in cui i costi dei carburanti saranno sempre più elevati. La dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali, le politiche ambientali sempre più rigide e i dazi sulle emissioni inquinanti stanno avendo un impatto diretto sul portafoglio dei cittadini. È urgente trovare soluzioni sostenibili ed efficienti per garantire la fornitura energetica e mitigare l’impatto ambientale, senza gravare ulteriormente sulle spalle dei consumatori. Siamo di fronte a una sfida complessa, ma è fondamentale agire in modo tempestivo per evitare conseguenze economiche e ambientali ancora più gravi.