Caro carburanti, finalmente lo Stato ha deciso: taglio accise della benzina I Lo sconto farà sorridere gli automobilisti
La discesa dei prezzi del carburante ha disteso il clima dopo lo scontro tra governo e benzinai sulle responsabilità dell’aumento. Oggi le parti si sono incontrate al Ministero delle Imprese per il Tavolo carburanti e sembrano essersi avvicinate dopo mesi difficili
All’indomani della polemica tra governo e benzinai in concomitanza con l’aumento dei prezzi dei carburanti, si è aperto oggi il tavolo con le aziende per il riordino del settore carburanti al Ministero dei Trasporti. Arriva finalmente una occasione di trattativa, concessa alle imprese dopo il contestatissimo Decreto legge Trasparenza di gennaio.
I numeri li ha forniti l’Osservatorio prezzi presso il suo Ministero: lunedì 6 febbraio il prezzo medio della benzina è stato di 1,867 euro e quello del gasolio di 1,878 euro al litro. Rispetto alla settimana precedente, il calo è stato di circa 1 centesimo al litro per la benzina e di circa 4 centesimi al litro per il gasolio. Fortunatamente nonostante il 5 febbraio sia scattato l’embargo sui prodotti petroliferi raffinati dalla Russia, i prezzi dei carburanti sembrano essersi stabilizzati dopo mesi di fibrillazione.
Da marzo scorso la Guardia di Finanza ha eseguito 5.187 verifiche agli impianti di distruzione di carburante e ai depositi commerciali, contestando 2.809 violazioni alla disciplina dei prezzi. In base a quanto emerge dai dati, 717 violazioni hanno riguardato la mancata esposizione o la difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati mentre 2.092 sono relative all’omessa comunicazione al ministero.
“Un incontro interlocutorio a dir poco“, lo ha definito il segretario nazionale della Fegica, Alessandro Zavallone. “Tante dichiarazioni di principio da parte del ministro Salvini. Ma sul Decreto Trasparenza, ha detto che ora spetta al Parlamento”.
I dettagli dell’incontro
“Se i carburanti supereranno i 2 euro al litro, si taglieranno di nuovo le accise“. L’accordo prevede l’intervento del governo come è stato fatto lo scorso anno, qualora per situazioni internazionali e problemi non dipendenti dall’Italia, si arrivasse a quell’aumento. Lo ha affermato nell’occasione, il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini.
“Chiediamo rispetto delle regole e trasparenza lungo tutta la filiera, troppo facile prendersela solo con i gestori“, ha commentato il Presidente di Faib Confesercenti, Giuseppe Sperduto. I benzinai hanno denunciato il mancato pagamento delle accise da parte di tante pompe bianche, che a loro avviso venderebbero carburanti di contrabbando dall’Europa dell’Est.
Un’evasione fiscale stimata in 13 miliardi di euro all’anno, un terzo del fatturato complessivo, e che finirebbe per alimentare la criminalità organizzata. Secondo Zavallone, “7.000 distributori su 22.000 in Italia sono in mano alle mafie“.