Negli ultimi anni, l’Italia è stata testimone di una serie di alti e bassi riguardanti i prezzi della benzina e del diesel.
Ciò è stato particolarmente evidente negli ultimi mesi, con i prezzi che sembrano essere in costante fluttuazione. La situazione sembra essere ancora più complessa se si guarda alla situazione della benzina e del diesel in questo mese di aprile. In particolare, durante i periodi di festività come la Pasqua e i ponti di primavera, i prezzi sono stati soggetti a vere e proprie speculazioni. Molti distributori di benzina hanno aumentato i prezzi, spesso in modo immotivato, per poi abbassarli secondo le attuali quotazioni del petrolio. Questo ha portato a una sorta di montagne russe in cui i prezzi salgono e scendono senza apparente motivo.
Tuttavia, ci sono anche altre variabili che influenzano i prezzi della benzina e del diesel. Ad esempio, il valore del petrolio grezzo, che è la materia prima per la produzione di benzina e diesel, ha un impatto significativo sui prezzi al consumo. In particolare, quando il prezzo del petrolio grezzo aumenta, anche il prezzo della benzina e del diesel aumenta, e viceversa. Tuttavia, il legame tra il prezzo del petrolio grezzo e il prezzo della benzina e del diesel non è sempre diretto e dipende da molti fattori, come la domanda e l’offerta, la politica fiscale e le politiche commerciali.
A questo proposito, è interessante notare che il prezzo della benzina e del diesel non è lo stesso in tutti i paesi. In alcuni paesi, i prezzi sono molto più alti rispetto all’Italia, mentre in altri sono molto più bassi. Ad esempio, nei paesi del Golfo Persico, dove ci sono enormi riserve di petrolio, i prezzi sono molto più bassi rispetto all’Italia. Questo è dovuto al fatto che questi paesi sono in grado di produrre petrolio a un costo molto inferiore rispetto ad altri paesi. Ci sono anche altre variabili che possono influenzare i prezzi della benzina e del diesel. In particolare, le accise sulla benzina e sul diesel possono influenzare i prezzi al consumo, rendendoli più alti o più bassi a seconda della loro applicazione.
Il mercato dei carburanti sta vivendo una fase di continuo altalenarsi dei prezzi, con ribassi e rialzi che si susseguono in modo quasi quotidiano. Ieri mattina, ad esempio, Eni ha annunciato un ribasso di due centesimi al litro del gasolio, mentre IP e Q8 hanno deciso di abbassare di un centesimo al litro il prezzo della benzina e di due centesimi al litro il prezzo del gasolio. Tamoil invece ha ridotto di due centesimi al litro il prezzo della benzina.
Secondo la consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, alle 8 di ieri mattina i prezzi praticati alla pompa erano in calo rispetto alla settimana precedente. In media, la benzina self service si poteva trovare a 1,870 euro al litro, mentre il gasolio costava in media 1,734 euro al litro. Tuttavia, ci sono differenze tra le compagnie e le pompe bianche, che offrono prezzi più bassi rispetto alle grandi compagnie del settore.
Per quanto riguarda invece i prezzi del servito questi vanno da una media di 2,008 euro al litro per la benzina, di 1.875 euro al litro per il diesel, di 0,768 euro al litro per il gpl fino ai 1.645 euro al litro per il metano. Anche in questo caso i prezzi dei distributori “bianchi” sono molto più favorevoli con un risparmio fino a 10 centesimi al litro.
I prezzi nelle autostrade invece risultano come sempre più alti poiché sono soggetti ad un costo di base maggiore: la benzina per esempio viaggia sui 1,933 euro al litro al self service e a 2,195 per il servito, mentre il diesel varia dai da 1,816 euro al litro per il self service fino a 2,093 euro al litro al servito