Codice della strada, 5 errori che fai sempre in auto e ti costano una multa salata I Hai sempre sbagliato
Tra i tanti errori comuni commessi alla guida dagli automobilisti, alcuni potrebbero costare sanzioni e multe salate.
Il Codice della Strada è pieno di norme e regole da conoscere, ricordare e soprattutto da rispettare, senza scuse, trasgredirle significa violare la legge e incorrere in sanzioni amministrative o penali nei casi più gravi, pena anche il pagamento di multe salate, decurtazione punti, sospensione o ritiro della carta di circolazione o della patente.
Spesso dei comportamenti comuni, che all’automobilista potrebbero sembrare innocui, diventano armi a doppio taglio per se stesso e per gli altri, mettendo a serio rischio la sua incolumità e la sicurezza degli altri. Una distrazione alla guida può costare caro, comporta infatti tempi di reazione più lenti e possibilità di incidenti.
Oppure abitudini sbagliate, poco corrette potrebbero influire sulla qualità di guida, sulle condizioni di visibilità, sulla sicurezza nella circolazione, oltre che come detto prima risultare vere e proprie violazioni in termini di legge del Codice della Strada e se colti sul fatto dalle Forze dell’Ordine, costare caro al conducente.
Delle distrazioni che costano caro
Un esempio è rappresentato dall’abitudine sbagliatissima di usare il cellulare mentre si è alla guida del veicolo, una distrazione di una manciata di secondi che può costare davvero la vita nel peggiore dei casi, causare incidenti. Dal punto di vista della normativa vigente, il Codice della Strada sancisce nell’articolo 173 comma 3 le sanzioni previste, una multa da 166 a 660 euro, decurtazione di 5 punti sulla patente, e per comportamento recidivo nei due anni successivi la sospensione della patente da uno a tre mesi.
Fino al 1993 il Codice della Strada imponeva il divieto di guida non solo scalzi ma anche con sandali o infradito, scarpe che avrebbero influito negativamente sulla frenata e sull’aderenza del piede sul pedale, norma abrogata. Oggi però gli articoli 140 e 141 del CdS obbligano in modo generico a tenere sempre il controllo del mezzo in funzione della sicurezza stradale, anche perché in caso di incidente, il fatto di trovarsi scalzi o con calzature non idonee a una guida corretta potrebbe dar luogo a controversie con le assicurazioni.
La parola al Codice della Strada
Il caso della guida senza calzature richiama a un altro caso limite, guidare con gli auricolari. L’articolo 173 comma 2 del CdS vieta al conducente durante la guida l’utilizzo di apparecchi radiotelefonici, cuffie sonore (tranne per alcune categorie speciali). Sì all’utilizzo di apparecchi viva voce o dotati di auricolari purché il conducente mantenga la sua capacità uditiva ad entrambe le orecchie e che non richiedono, per funzionare l’utilizzo delle mani.
Anche mangiare alla guida rappresenta un altro quesito a cui il Codice della Strada risponde con nessun divieto esplicito. Naturalmente l’articolo 141 e 169 nella norma che descrivono individuano casi che potrebbero far riferimento a cibarsi durante la guida: obbligo di conservare il controllo del proprio veicolo e poter compiere tutte le manovre necessarie per la guida e la sicurezza.