Codice della Strada, con questa semplice infrazione rischi persino il penale | L’abbiamo fatto tutti
Esistono infrazioni che possono essere banali, ma basta davvero poco per rovinarti a livello economico, e il CdS non perdona. Ecco cosa dice il Codice della Strada su una norma che in molti infrangono comunemente.
C’è una situazione in cui molti guidatori si trovano ad affrontare, e non sempre si comportano nella giusta maniera. Il Codice della Strada a riguardo, riesce ad essere terribile, ma alcune volte è possibile fare ricorso in caso di multa. Addirittura alcune volte si può incorrere nel Codice penale.
Questo problema può accadere ovunque, dalle grandi città fino ai piccoli paesi, stiamo parlando della manovra di parcheggiare in doppia fila, che risulta diffusa e tipicamente italiana. Il più delle volte lo facciamo per non perdere tempo, altre volte lo si fa per mancanza di parcheggi, ma tutto ciò non interessa ai controllori della legge. Loro decidono solo la punizione in base alle circostanze e queste sono insindacabili.
L’articolo 158, comma2, lett.c illustra che la legge italiana sanziona il parcheggio in doppia fila in ogni caso. Si parte dalla sanzione amministrativa che va da 24 a 97 euro a seconda se è ciclomotore o motoveicolo ai 41 fino a 168 euro per tutte le altre categorie di mezzo, pertanto sia le auto che i furgoni pagano uguale. Inoltre, se la vettura è un pericolo o un intralcio alla circolazione, si può utilizzare la rimozione forzata e l’auto verrà portata in un deposito.
Una sentenza della Corte di Cassazione del 2005, ha dichiarato che questo tipo d’infrazione può essere considerato un reato penale. Questo risulta una tipologia di reato, nel momento in cui il parcheggio blocca l’unica uscita o entrata di una proprietà privata o da una zona dove era possibile circolare. In quel caso la pena è quella del risarcimento danni al malcapitato, per il tempo che ha dovuto perdere, peggio ancora se chi dovesse uscire si trovava in pericolo di vita, in quel caso sarete rovinati per sempre.
Il caso del ricorso
Ci sono casi però dove il parcheggio in doppia fila può essere giustificato e si può fare ricorso. Ovvero, gli agenti che vedranno l’infrazione, faranno subito la multa, ma il conducente può fare ricorso, se ci sono “cause di giustificazione”.
Queste cause sono per bisogni urgenti, che vanno dal salvare una persona sul posto, all’acquisto di medicinali in farmacia, o visite dal dottore per malati in condizioni gravi conclamate.
Meglio una passeggiata
Negli altri casi, in cui non sia presente tale giustificazione, la legge farà il suo corso senza distinzione. Questo significa che mentre cercate di risparmiare dei minuti parcheggiando in doppia fila, si rischia di andare in contro ad una contravvenzione molto salata.
Meglio quindi sgranchirsi le gambe con una sana passeggiata che non avere problemi.