Codice della strada, i social network ti costano una fortuna I Non ci pensi ma quando paghi la multa ti metti a piangere
Gli automobilisti sono stati avvertiti che il caricamento di filmati della dash cam sui social media potrebbe costare loro una fortuna.
Non importa quanti follower o visualizzazioni possano valere le clip della dash cam , gli esperti di auto stanno esortando i conducenti a pensarci due volte prima di caricare filmati online.
Quest’ultimi infatti, affermano che un veicolo su cinque è dotato di una dash cam: normalmente viene installata sul cruscotto o sul parabrezza delle vetture per registrare continuamente le immagini e l’audio durante la guida. Le riprese video di questi dispositivi sono spesso utilizzate dalle forze di polizia per perseguire una serie di reati.
Il video della dash cam può anche supportare una richiesta di risarcimento assicurativo e aiutare a capire quale conducente sia effettivamente in posizione di torto in modo tale che sia inequivocabile chi debba prendersi in carico gli eventuali costi in caso di incidente.
Decine di migliaia di utenti della strada inviano quotidianamente filmati di guida pericolosa direttamente alle forze di polizia.
Questo fenomeno sta talmente prendendo piede che le forze di polizia si sono trovate spesso in difficoltà a gestire e a catalogare tutte le segnalazioni video ricevute, ma sono anche dovute intervenire insistendo sulla necessità che tali prove non vengano rese di pubblico dominio.
Queste telecamere sono progettate per catturare tutto ciò che accade sia all’interno che all’esterno dell’auto, consentendo di registrare incidenti stradali, comportamenti pericolosi degli altri conducenti, furti o vandalismi, e in generale qualsiasi evento significativo durante il tragitto.
Se la clip viene utilizzata come prova per un procedimento giudiziario, il filmato non dovrebbe infatti essere di dominio pubblico perché potrebbe influire negativamente sui procedimenti successivi. Pubblicando filmati dashcam su piattaforme di social media, esiste il rischio di violare i diritti alla privacy delle persone registrate e la legge sulla protezione dei dati.
Gary Digva, il fondatore di Road Angel , ha testualmente dichiarato: “Le dashcam sono dispositivi estremamente utili per gli automobilisti e possono aiutarli a raccogliere prove e informazioni sia per le compagnie assicurative che per la polizia in caso di incidente. Tuttavia, se catturi un incidente con la tua fotocamera, dovresti pensarci due volte prima di caricare qualsiasi filmato sui social media. In questo modo si rischia di violare i diritti alla protezione dei dati delle persone registrate, anche se guidano in modo pericoloso”. È meglio dunque non condividere i video e le immagini delle proprie dash cam se non con la Polizia, che li utilizzerà esclusivamente per procedimenti giudiziari.