Codice della strada, in primavera cambia tutto: non potrai più fare un sacco di cose I Preparati alla pioggia di controlli
Ebbene, ora il tavolo tecnico che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha proposto le linee guida del dicastero, che nel 2023 prevedono un doppio binario di interventi.
Si parte già prima di aprile con l’emendamento di un Decreto sicurezza stradale per intervenire sui temi più urgenti; poi, entro fine anno, una più profonda riforma del Codice della Strada. Con queste scelte il Ministro Salvini vuole modificare il CdS semplificandolo, ma gli automobilisti sono molto preoccupati per cosa accadrà.
Salvini e i tecnici del ministero stanno pertanto lavorando nel breve periodo a un decreto legge che conterà alcuni primi spunti sulla sicurezza, e che vedrà la luce entro il mese di aprile 2023.
Il proposito d’atto dal Ministro è quello di inserire all’interno del decreto legge indicazioni di immediata applicazione relative principalmente a micromobilità, congiunti alla guida in sicurezza e controlli più attenti sulla sosta degli autoveicoli. Nel Decreto sicurezza stradale di aprile troveremo pertanto nuove regole che potremmo riassumere con questo elenco:
- Revisione delle regole per la circolazione dei monopattini elettrici.
- Revisione delle regole contro la guida in stato di ebbrezza o sotto uso di sostanze stupefacenti.
- Regole più stringenti per il contrasto alla sosta selvaggia.
Il Ministro Matteo Salvini non ha divulgato molti altri dettagli ma presumibilmente gli interventi riguarderanno l’introduzione del casco obbligatorio per l’uso dei monopattini e un inasprimento delle sanzioni per chi guida ubriaco o drogato, oltre a coloro che parcheggiano dove non dovrebbero.
Le tappe di aggiornamento del CdS
Un ulteriore passo, ancora più importante e decisivo, sarà il via libera a una revisione organica del Codice della Strada per aggiornare le norme attuali che, come detto dallo stesso Salvini, “sono vecchie di oltre tre decenni”, cosa non del tutto vera dato che il Codice della Strada dal ‘92 a oggi è stato più volte ritoccato, e che passerà da una condivisione con altri ministeri a partire da Viminale e Giustizia, oltre che dall’esame parlamentare da ultimare entro il 2023.
Salvini ha segnalato anche l’intenzione di dare come punti cardine per la riforma del CdS una strutturazione basata su:
- semplicità e brevità: definizioni e regole di condotta per una circolazione stradale sempre più sicura;
- chiarezza applicativa: regole chiare e scevre da dubbi e ambiguità;
- sanzioni giuste ed efficaci: basate sui principi di ragionevolezza, proporzionalità ed effettività.
Il percorso legislativo che porterà alla riforma del Codice della Strada prevede numerosi step che sono iniziati nel corso del 2022, continueranno per tutto il 2023 e vedranno la luce, con possibile inizio e relativa attuazione per la metà, fine del 2024. Staremo a vedere.