Codice della strada, occhio strade vietate I Non farlo mai se vedi questo segnale a terra
Nelle città è alto il rischio per gli automobilisti di cadere in questo genere di divieto, come fare per evitare una multa salata.
Tra le tante sanzioni in cui il malcapitato automobilista può incorrere, soprattutto nei centri urbani e nelle grandi città, si fa più facile la possibilità di trovarsi, per sbaglio o per distrazione, a circolare lungo una corsia preferenziale destinata a certe categorie specifiche di veicoli, sulla quale non si può transitare.
Una vera e propria infrazione del Codice della Strada che porta con sé una sanzione amministrativa e una multa salata. Spesso si cade in errore anche perché le corsie preferenziali sono segnalate poco e male. Le corsie preferenziali per regola sono riservate al transito di mezzi adibiti a trasporto pubblico, come autobus e tram oppure i taxi, di mezzi di emergenza e veicoli speciali, per esempio ambulanze.
Al fine di migliorare il flusso della circolazione stradale, nelle città più grandi, le corsie preferenziali sono state create anche per il transito di altre categorie di veicoli, sempre in presenza di apposita segnaletica.Ne esistono di varie tipologie, corsie per il transito di scooter e moto, per auto NCC, per bus turistici, addirittura per le flotte di car sharing, auto elettriche o mezzi che trasportano persone con disabilità e ovviamente per coloro che risiedono in punti che si trovano lungo queste corsie preferenziali.
Cosa dice il Codice della Strada
Dal 2020 la normativa, l’articolo 7 comma 1 lettera 1-ter, si è nuovamente evoluta, tanto è vero che gli enti che possiedono le strade possono decidere di riservare alcune corsie al transito di biciclette, e-bike, monopattini, ai velocipedi, tranne in presenza di binari del tram e che la carreggiata sia larga almeno 4, 30 metri.
È l’articolo 7 comma 1 lettera i del Codice della Strada a prescrivere la possibilità da parte del Comune, a ridosso del centro abitato, di riservare strade per la circolazione i veicoli adibiti al servizio pubblico di trasporto, al fine di ottimizzare la mobilità.
Rischio di sanzioni
La sanzione prevista per i conducenti di mezzi che violano il divieto di circolare nelle corsie riservate e preferenziali, descritta nel comma 14 dello stesso articolo, impone una multa da 83 a 333 euro. L’infrazione commessa può essere notificata immediatamente, colta in flagrante da un agente accertatore o a posteriori, secondo l’articolo 201 comma 1-bis lettera g del Codice della Strada, attraverso l’uso di videocamere di rilevazione poste lungo alcune strade, con la notifica del verbale presso l’indirizzo di residenza.
Sono gli organi di Polizia Stradale autorizzati ad assegnare la sanzione e la relativa multa all’automobilista trasgressore delle norme sul transito e sosta sulle corsie preferenziali, sono loro a svolgere funzione di prevenzione e controllo lungo le arterie stradali. Inoltre una sentenza della Cassazione, la n.2973 del 2016, ha stabilito che anche il personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico può effettuare controllo sul rispetto del divieto in questione. Non possono farlo invece gli ausiliari del traffico